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   Cervino, traversata Hornli - Leone, 22/08/2017
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Onicer  abenini   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Hornlihutte  (3260 m)
Quota attacco  3260 m
Quota arrivo  4478 m
Dislivello della via  1218 m
Difficoltà  AD+ ( pendenza 45° / III in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio  Hornlihutte, rifugio Carrel
Attrezzatura consigliata  Corda da 40m qualche friend soprattutto per la discesa dal leone, attrezzatura da doppie, ramponi utili, piccozza accessoria
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Incredibile salita alla vetta più incredibile delle alpi.
Partiti il 21 da Cervinia, con gli impianti andiamo fino a plateau rosà, da li a piedi alla hornlihutte.
Secondo giorno partenza alle 5 per la vetta, attendiamo un 15/20 minuti alla base delle corde fisse e poi si inizia a salire. Saliamo slegati fino a poco sotto la Solvay. Dalla Solvay ci ramponiamo e per le 11 siamo in vetta, con circa 15kg sulle spalle non ci sembra male. Sulla vetta svizzera siamo i soli, sull'italiana con altre due persone.
Foto di rito e s'inizia l'interminabile discesa dal leone. Abbiamo fatto 4/5 doppie, fondamentali per risparmiare forze (specie alla scala jordan e alla grand corde) e non ostacolare quelli che salivano.
Più o meno alle 5 arriviamo ad un Carrel già stracolmo che continuerà a riempirsi fino a oltre mezzanotte. Noi siamo stati fortunati e abbiamo dormito su due materassi per terra, ma c'era gente per terra, sui tavoli, sotto e sopra le panche e fuori dalla capanna.
Il 23 scendiamo all'auto a Cervinia.

A mio modesto parere la salita dall'hornli è più gratificante di quella dal leone, si arrampica di più e la via è più varia, dall'italiana in gran parte si tirano corde fisse. Oltre al fatto che complice il costo e il numero limitato di posti all'hornlihutte sulla salita c'è decisamente meno gente che dall'italiana. Salendo abbiamo trovato un po' di traffico solamente nelle corde fisse sommitali, con la gente che scendeva e noi che salivamo, ma si riesce a salire con qualcuno che scende. Scendendo dall'italiana grandi code prima delle corde. Il 23 saliva una marea di gente, parecchi non sono nemmeno partiti per l'affollamento.
I 150 euro della hornli sono sicuramente un'enormità, ma secondo me con quella cifra ti "compri" una salita con relativamente poca gente.
La via di salita non è chiarissima fino a poco sotto la solvay, seguire quelli davanti aiuta, resta poi valida la regola che se ti trovi sul troppo marcio sei fuori via, appena si esce dal percorso ci si trova su roccia che più delicata di così è difficile; una ricognizione il giorno prima aiuta. Dalla solvay diventa decisamente più evidente. Scendendo dall'italiana il percorso è più obbligato, l'unico punto in cui non è scontato trovare la via è sotto la cresta de coq. Tenere presente che in vecchie (ma nemmeno troppo) relazioni si passava appena sopra i linceul o su di essi, mentre ora si lasciano in basso passando più in alto.
Con la corda da 40m si va bene per tutte le calate tranne che per su quella della gran corde, che però è una catena quindi si può sostare a metà.
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