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   Breithorn occidentale, Traversata Roccia nera Breithorn occ., 17/07/2017
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Onicer  maboro76   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Crevinia(plateau rosà)  (3480 m)
Quota attacco  4000 m
Quota arrivo  4165 m
Dislivello della via  400 m
Difficoltà  AD+ ( pendenza 45° / IV- in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio  rif.testa grigia o bivacco rossi volante.
Attrezzatura consigliata  corda da 60m,una piccozza,ramponi,casco,qualche nuts e friends piccolo-medi e cordini-fettucce
Itinerari collegati  Breithorn occidentale (4165m), Traversata Roccia nera Breithorn occ.
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Partiti dal Rif Guide del Cervino alle 3.15, eravamo al bivacco Rossi-Volante (accesso dal sentiero normale) alle 5.40 e sul RocciaNera alle 6.15.
Da qui abbiamo fatto la traversata integrale, arrivati alle 11,30 sul Centrale e alle 12 sull'Occidentale (contare circa 2 ore per passare tutto l'Orientale+Gemello, e il restante per il centrale).
Dalle 6,30 e fino al ritorno al pianoro sotto al Breithornpass ci hanno fatto compagnia il vento, le nuvole e un pò di nebbia, Sebbene la visibilità non sia stata mai compromessa, praticamente non abbiamo mai visto a più di 50 metri (e quindi nemmeno percepito molto dell’esposizione in alcuni passi).
Tra il Centrale e l'Occidentale abbiamo camminato con un vento teso che consentiva di stare in piedi quasi al limite dell'equilibrio.

Atterrati dalla calata alla fine dell’orientale c’è un breve tratto di ghiaccio quasi affiorante e gradinato, per il resto abbiamo incontrato sempre neve compatta e portante, oltre a qualche lametta di vergalss dovuta, più che altro, al vento gelido sul lato nord.

Come conseguenza, però, la roccia di cresta è pulitissima, a tal punto che il Centrale l’abbiamo scalato integralmente senza ramponi (tolto i ramponi alla base del primo risalto roccioso, quando finisce la sella nevosa, e rimessi sull'ultima torre rocciosa prima di scendere sulla cresta nevosa e raggiungere la vetta del Centrale).

Con le condizioni meteo incontrate ieri, alle volte abbiamo fatto fatica a trovare la linea di salita, ma comunque essendoci un certo numero di cordate, e di guide, non abbiamo mai avuto grossi problemi di orientamento. La spettacolare compattezza della roccia fa da segnavia...cercare il bianco: sui passaggi obbligati la roccia da rossa è diventata grigia/bianca per le ramponate.

L’unico momento in cui siamo stati rallentati è stato sul tiro di IV+ perché Alessandro dopo aver rinviato la protezione con cordini si è infilato nel diedro con splendida fessura a sinistra (con passo singolo sprotetto molto più duro del passo di IV+, sconsigliato), invece di tirare dritto e prendere la sosta che è in cima al torrione (quindi: si rinvia il friend incastrato, poi lo spit sopra, poi i cordini e quindi la sosta la si trova sulla punta del pilastro, scalando su splendide lame e stando al centro del torrione).

Le soste "ufficiali" per le due calate (Gemello e Orientale) sono costituite da spit, sull’Orientale addirittura con catena di collegamento. In entrambi i casi si incontrano sulla cresta delle soste alte (riconoscibili perché sono fatte con dei cordini e molto comode) ma è meglio scendere pochi metri sulle roccette sottostanti (la prima la si prende aggirando un salto sulla destra, la seconda sulla sinistra) per trovare quelle vere ed evitare di tirarsi dietro sassi.

Un chiarimento sulla lunghezza delle corde (che nelle relazioni è sempre un pò varia), cioè vanno comunque fatte 2 calate in entrambe i casi: è utile portarsi la corda da 60 per l'ultima calata, visto che la neve è molto bassa e così si evita di disarrampicare su roccia e in modo precario, e in generale è comodo per avere agio nel recupero della corda (che potrebbe tendere ad incastrarsi). Definire queste doppie esposte è un po’ esagerato, visto quello che si supera scalando.

Sul Centrale, escludendo il tratto di 4° grado, abbiamo incontrato solo 3 chiodi in tutto il percorso (uno alla fine della sella nevosa-partenza del pilastro, uno sulla fessura e uno con cordino prima dell'ultimo torrione), la conserva protetta si fa molto agevolmente, ma almeno un paio di frend medio piccoli conviene sempre averli.

Qualche bel buco in apertura sul percorso Breithornpass - Roccianera.

Il Guide del Cervino è un rifugio per sciatori (caldo, si mangia bene), confortevole ma a cui mancano alcune piccole cose per renderlo un rifugio alpinistico (tra cui un decoroso deposito scarponi e materiale).D’altro canto è il punto più comodo per la partenza e il rientro, consigliato.

Con Alessandro e Andrea

Foto1 dall'Orientale
Foto2 1^ calata alla sella che divide dal Centrale
Foto3 vento
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