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   Punta Giordani per la Cresta del Soldato , 08/07/2017
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Onicer  Mapi   
Regione  Piemonte
Partenza  Indren nuova funivia  (3000 m)
Quota attacco  3200 m
Quota arrivo  4046 m
Dislivello della via  800 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 50° / III+ in roccia )
Esposizione in salita Sud-Est
Rifugio di appoggio  Mantova
Attrezzatura consigliata  N.D.A.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Circa un anno fa, il 25 agosto, con il mio amico Nicola salivo 4 4000, di quelli facili che concateni in una giornata ma che ti regalano comunque grandi emozioni in un ambiente spettacolare come quello del Rosa, il Ludwigshole 4342m, lo Schwarzhorn (Corno Nero, 4322m), il Balmenhorn (4167m, tra le sommità minori non comprese nell’elenco ufficiale UIAA dei 4000) ed infine la Piramide Vincent dalla sua normale (4215m).
Quest’anno, tra zero termico alto, condizioni poco favorevoli sui ghiacciai e meteo ballerino, non avevo ancora messo il naso oltre i 4000.
Avevo voglia di aria sottile !!
L’occasione si presenta con una proposta dell’onicers Giasti03 che in compagnia di Gino mi propone una salita che lo scorso anno gli dissi di voler fare perché bella.
Le condizioni dei ghiacciaio non sono un granchè, lo zero termico è stato alto quasi tutta la settimana e sabato sarà sopra i 4000, con un previsto peggioramento poi delle condizioni climatiche che sconsigliano una eventuale salita domenicale.
La decisione è presa dopo tanti tentennamenti, la Cresta del Soldato è praticamente tutta roccia, sentito il rifugio Mantova mi confermano che è tutta pulita dalla neve e che il ghiacciaio è migliorato,… andiamo a metterci il naso.
Partenza tarda al mattino del sabato con la funivia da Alagna poco meno che alle 8.00, fa già caldo. Una volta saliti in funivia ci dirigiamo verso la vecchia stazione d’arrivo di Punta Indren e di lì puntiamo verso il ghiacciaio di Bors.
Arriviamo all’attacco della cresta slegati e senza ramponi verso le 10.30, il ghiacciaio fin lì è un’autostrada, occorre seguire le tracce e non ci sono segni di crepacci, la neve è buona nonostante il caldo. Vediamo lontane davanti a noi qualche cordata, forse tre, dietro di noi lontana un’altra cordata di miei amici che non vedevo da tanto e che non vedremo più, avranno rinunciato?
Bello, saliremo da soli senza altri davanti o dietro!!
Risaliamo slegati il primo salto di roccia un po’ marciotto, qualche sasso viene giù. Arrivati in un posto comodo ci sediamo e prepariamo per legarci, ops!! il sacchetto arancione con il piumino di Gino vola giù (se un eventuale cordata lo avesse recuperato gliene saremmo grati!!).
Siamo in tre, decidiamo per una conserva corta con corda a V rovesciata… e praticamente faremo tutta la salita così, in conserva, protetta solo quando ce n’è la possibilità o bisogno. Spesso si cammina infatti su marciume. Seguiamo la linea intuitiva tra roccia e sassi mobili e tratti di roccia compatta e placchette, abbiamo trovato due friend incastrati ed un chiodo lungo la via.
Tutti e tre siamo in quota per la prima volta dopo quasi un anno, sparati su dalla funivia sentiamo la quota ed il respiro è affannato, io e Gino avremo anche mal di testa. Lasciamo condurre la cordata a Giasti, faremo un paio di varianti divertenti secondo noi, non affronteremo la placca finale ma deviando a sinistra risaliremo dei saltini divertenti su roccia buona con un piccolo strapiombino. Arriviamo in vetta che piccolissimi pallini di neve quasi polistirolo precedono un vento fortissimo e freddo. Stanno arrivando nuvole scure verso la Vincent e noi, sono le 13.30 passate, una foto di vetta comunque soddisfatti anche per questa prima volta in cordata insieme, mangiamo qualcosa e giù in discesa sulla traccia di neve marcia verso la funivia. Alle 16.00 riprendiamo la funivia in discesa verso la meritata birra e merenda.
Un saluto agli amici incontrati in giornata, Sara Colombo con Stefano La Torre e socio, Alessandra Bru e socio, Nicola Vezzoli con Fabrizio Boldrini e Michele Spada.

Un grazie per la giornata a Giasti e Gino.

Foto 1) Arrampicata divertente;
Foto 2) Verso la grande placca;
Foto 3) La madonnina di vetta e dietro la cresta che prosegue verso la Piramide Vincent.
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