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   Cima Argentera: Couloir della Forcella e discesa dalla Cima Sud al Colle dei Detriti, 21/05/2017
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Onicer  Franz   
Regione  Piemonte
Partenza  Gias delle Mosche (Valle Gesso)  (1591 m)
Quota attacco  2600 m
Quota arrivo  3297 m
Dislivello della via  700 m
Difficoltà  AD+ ( pendenza 70° / III+ in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  Rifugio Bozano
Attrezzatura consigliata  NDA, 2 picche tecniche, 4 viti, una mezza corda da 60 m (da mezzare) sufficiente...anche intera da 30 per conserva continua, cordini, chiodi da roccia, friend per la parte sommitale e la discesa.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Non c'è due senza tre: l'Argentera vien da sè! La terza trasferta consecutiva nelle Alpi Marittime tra aprile e maggio, dopo Colata di Stelle e Pancioni, ci ha regalato un'altra gita eccezionale!
Dopo altre nevicate sulle Alpi il venerdì (19) che rendevano dubbie diverse salite opzionabili per il weekend (dalle Orobie al Vallese), le Marittime si rivelano ancora una volta un’ “ancora di salvezza”. Così sabato mattina stesso appuntamento con Mara e Mapi nel mezzo della pianura (Voghera) per proseguire alla volta di quella che ci pare ormai la nota strada per Cuneo e la Valle Gesso. Superiamo il bivio per l’Asta alzando lo sguardo al Bivacco Gandolfo e a quel che resta di Colata di Stelle. Tra l’altro dalle nostre parti al Nord-Est piove e qui invece splende un caldo sole. Giungiamo a Gias delle Mosche, dove parte il sentiero per il Rifugio Bozano, facciamo gli zaini, ci prepariamo, ma poi saliamo scarichi a lasciare l’auto a Piano della Casa del Re (2 km oltre) per averla pronta al ritorno l’indomani… La strada fatta ora leggeri è molto meno faticosa. In 2 orette siamo al bellissimo rifugetto incastonato in un quadro eccezionale. Nell’ultimo tratto piccolo scroscio innocuo di leggera grandine, poi il cielo torna a rasserenarsi. Veloce perlustrazione al colletto che dà accesso al vallone dell’attacco. La neve è fradicia… speriamo in bene… Torniamo in tempo per l’ottima cena. Assieme a noi, anche se verremo sistemati con altri 4 nel locale invernale, un corso di Alpinismo Avanzato del CAI di Genova.

Ottimo rigelo della neve la mattina (contro ogni aspettativa). Cascata (un tiro in conserva da 50m) in ottime condizioni (3 metri più verticali stando a dx). Sopra neve a tratti dura, a tratti sfondosa, ma ottima nelle peste di ripetitori del sabato. Dalla Forcella a Cima Sud cengia expo (per itinerario si veda Foto 2 con linea rossa), innevata, ma la neve non dà fastidio. Cresta per la cima invece con neve dura: meglio stare sul lato destro senza toccare le rocce. Discesa inizialmente su neve buona ancora dura nel caminetto… Poi lunga cengia in discesa e poi leggera salita. Tutta facile con tratti con corde fisse (parzialmente coperte), ma nell’ultimo tratto attenzione al timing per neve cotta su placche di roccia. Comunque ottime possibilità di proteggersi con continuità su roccia con friends, cordoni e chiodi da roccia. Colle dei Detriti secco la parte alta, neve portante comoda la bassa fino al rifugio e oltre.
Escursione super completa (alla fine il canale di salita è solo una piccola parte!) e appagante con Mara e Mapi!

Ps: in zona erano ottimi anche i canali "Ali di Farfalla", Freshfield, De Cessole, Madre di Dio… Ovvio che il tutto va rivalutato in funzione delle attuali condizioni e andamento delle temperature.

Foto 1: L'Argentera in versione estiva con il canale della Forcella (foto: R. Pockaj - http://www.parcoalpimarittime.it), in versione invernale (foto Mario Monaco da Gulliver) e il couloir visto sabato sera dal Rifugio Bozano
Foto 2: momenti di salita: la cascata (foto by MaPi), nel canale, sulla parete e sulla cresta che dalla Forcella portano alla Cima Sud.
Foto 3: in rosso il sinuoso percorso dalla Forcella per giungere sulla cresta della Cima Sud. In verde la cengia della normale da percorrere in discesa e il proseguo che conduce alla Colle dei Detriti.

PPS: Voglio segnalare (anche se noto da chi ci è stato d’estate per arrampicare) l'ottima gestione del Rifugio Bozano da parte del giovane Marco (Quaglia), che si è dimostrato gentilissimo fin dal primo contatto telefonico con preziose info sulle condizioni della neve e della via (sentito più volte) per passare all'accoglienza in rifugio, con un'ottima cena (antipasto cous-cous e verdure, pane stile focaccia fatto in casa...ehm rifugio!, bis di lasagne vegetariane, spezzatino con verdure cotte, 2 fette di torta alla marmellata fatte in rifugio - farina integrale - caffè e genepì offerto!!!) come non se ne fanno più ormai in tanti posti nelle Alpi, unito ad una cordialità e disponibilità che ha pochi eguali. Ha poi avuto piacere che lo sentissi la sera per riferirgli come era andata la nostra gita! Chapeau!
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