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   Ortles, parete Est: Schück Rinne, 09/04/2017
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Onicer  Franz   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Solda  (1900 m)
Quota attacco  2800 m
Quota arrivo  3905 m
Dislivello della via  1100 m
Difficoltà  D+ ( pendenza 85° / III+ in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio  Rifugio K2 (chiuso: possibilità bivacco sotto la terrazza)
Attrezzatura consigliata  NDA. Qualche friend e 5/6 viti
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Finalmente su questa via e questa parete da anni sognata (vista la prima volta nel 2009 andando al Seracco della Vertana). Via molto poco frequentata, ma che, rispetto al passato, in cui veniva presa in considerazione in versione estiva, negli ultimi anni, se colta nelle condizioni giuste di temperatura vista l'esposizione, conta diverse ripetizioni (da tracce e report). Un grazie a Tarcisio Bellò col quale dovevamo salirla sabato scorso, ma non siam riusciti purtroppo a combinare e ci ha dato preziose info.
Bivaccato con tenda sotto la comoda terrazza del Rifugio K2, in 1h siamo alla base del pendio e alle 2 crepacce terminali che si superano ancora bene sulla destra, anche se la seconda più delicata. Segue un bel tiro di ghiaccio a tratti verticale. Da qui abbiamo erroneamente seguito l'invitante diramazione di destra per poi rientrare in traversata a sinistra nel canale principale. Neve da battere anche se non troppo sfondosa. Ci alterniamo con tre skialp bolzanini che prendono il passo. Uscita per un canale secondario verso destra per poi superare uno scoglio roccioso divertente (super colpo d'occhio sulla Nord) e proseguire sulla cresta/pala di ghiaccio che porta alla calotta sommitale a destra della vetta.
Discesa per la normale, al solito noiosa e non rapida. Sulla calotta tratti ghiacciati da fare volendo in conserva protetta. Poi scesi sul ghiacciaio (attenzione ai seracchi sulla testa!) traversone in neve per arrivare alla cresta rocciosa da fare con attenzione (ramponi ai piedi) per via della neve. Giunti al Payer la discesa è ancora lunga e la neve per il Tabaretta terribile: croste dure non portanti con dolori ai polpacci e a volte dentro fino al busto: un calvario. Morale più lunga la discesa della salita ;-)
Gitone spaziale con due grandi compagne d'avventura, Mara e Alessandra (solo per dire, 82 e 81 quattromila all'attivo… che donne!!!).

Foto 1: in arancio la Schuckrinne e la discesa per la normale in giallo. Il traverso che ci avrebbe riportato al K2 era improponibile con quella neve...quindi giù dritti a Solda (foto dal web). Dettaglio della via da sotto!

Foto 2: momenti della salita nel couloir

Foto 3: l'emozionante uscita sulla cresta sommitale che è in comune con la parete N
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