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Pizzo Varrone - Linea Nord, 07/01/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | il Duca |
Regione | Lombardia |
Partenza | Gerola Alta (loc. Pescegallo) (1454 m) |
Quota attacco | 2115 m |
Quota arrivo | 2325 m |
Dislivello della via | 200 m |
Difficoltà | D ( pendenza 75° / IV in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Rifugio Falc |
Attrezzatura consigliata | Ramponi, 2 piccozze, qualche friend, due mezze corde da 55m. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Lasciata la macchina a Pescegallo, saliamo fino al rifugio Falc passando dal lago di Trona. La neve diventa continua dalla diga del lago d’Inferno; prima bisogna fare attenzione all’attraversamento dei torrenti completamente ghiacciati.
Dal rifugio (chiuso e senza locale invernale), risalire direttamente la conoide che porta all’imbocco del canale a destra della cima principale. Si percorre il canale di pendenza costante (50 gradi) con un paio di salti più delicati di ghiaccio sottile. Dopo un breve traversino a sinistra, continuando nel canale, si raggiunge la selletta tra il Varrone e il Dentino. Nel canale abbiamo trovato neve dura, a parte all’imbocco dove si affondava. Dalla selletta si sale l’evidente fessura che punta alla cima. Noi abbiamo fatto tre tiri: 1) Dalla selletta risalire il pendio di neve dura (60 gradi). Superato un salto più verticale (70 gradi, chiodo sulle rocce a destra) si arriva all’imbocco della fessura vera e propria. Sosta su spuntone. 2) Si risale la fessura che in un paio di punti tocca gli 80 gradi. Il tratto chiave è un passaggio di IV, che ora si supera su terreno misto. Difficile proteggere, perché la roccia è molto compatta. Sosta su friend. 3) Risalire il canale ora comodo (55 gradi), fino a sbucare sulla spalla un paio di metri sotto alla cima. All'uscita sulla spalla è presente un anello di calata, ma noi abbiamo attrezzato la sosta direttamente sulla croce di vetta. Dalla cima discesa delicata. Noi abbiamo attraversato in direzione Est, raggiungendo l’anticima e poi siamo scesi ad un colletto una decina di metri sotto. Da qui abbiamo effettuato una doppia (50 metri) giù per un canalaccio, raggiungendo la bocchetta tra il Varrone e il Varrone delle Vacche. Alla bocchetta si trova un pezzo di catena, sul suo ancoraggio abbiamo attezzato una seconda doppia verso nord. Siamo scesi dentro al canale di sinistra (guardando verso il basso), facendo poi sosta su un grosso spuntone. Da qui abbiamo effettuato un’ultima doppia, arrivando ai pendii sopra al rifugio Falc. Salita entusiasmante effettuata con Ale e Lallo. Montagna molto estetica, a dispetto dell’altezza. Via da non sottovalutare anche se breve, è invece lungo l’avvicinamento. NOTA: La foto su cui ho disegnato la via è presa da Camptocamp. |
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