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   Cornone di Blumone, canale Giannantonj uscita diretta in vetta., 27/12/2016
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Bazena  (1800 m)
Quota attacco  2500 m
Quota arrivo  2843 m
Dislivello della via  350 m
Difficoltà  AD+ ( pendenza 50° / III+ in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  Tita Secchi ( aperto dal 28 al 8 gennaio)
Attrezzatura consigliata  NDA, viti e friend misura media.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento 45 gradi, difficoltà PD, questo è quello che abbiamo trovato nel web in merito al canale indicato come Giannantonj, considerato anche un canale che alcuni skyalp scendono sci ai piedi. Sapevamo che la poca quantità di neve avrebbe alzato la difficoltà, ci siamo trovati a salire un canale completamente diverso dalle aspettative, senza troppo esagerare una delle più belle salite del 2016. Partiamo dal Bazena alla luce delle frontali accompagnati da una stellata stratosferica, dal passo dell’asino la neve è continua, arriviamo all’invernale del Tita Secchi al sorgere del sole, c’è un vento fortissimo che un pò ci preoccupa, quando ti colpisce quasi ti butta a terra, cambiamo assetto al caldo dell’invernale e partiamo, all’inizio troviamo il primo salto di ghiaccio, ci leghiamo ed in poco siamo oltre, qui le pendenze diminuiscono e pensiamo di trovarle fino in vetta, arrivati al sole procediamo dritti e per poco sbagliamo, infatti la via diretta sale a destra, un primo saltino di misto facile (II) e ci troviamo la strada sbarrata da un altro salto di ghiaccio, Gimmi supera anche questo e lo seguiamo, sopra il terzo salto sicuramente il più esposto, questo è il più delicato per chi sale da primo, riusciamo a fare una sosta con viti altro non si riesce, (volendo si poteva tentare su roccia a sinistra ma non sapevamo sopra come era), oltre sulle rocce a destra c’è la possibilità di una buona sosta su fessure con dadi o friend medi, è quasi fatta Eve punta dritta sul facile ad una breccia, la seguo e troviamo un vecchio chiodo, ci assicuriamo e salgo l’ultimo salto tutto su roccia con un passo di III+ ben proteggibile con friend, c’è un altro chiodo appena sopra ma non lo utilizzo sfrutto tutta la lunghezza di corda (25m) e su spuntone faccio sosta, mi giro e vedo a qualche decina di metri la croce del Blumone, dal lato opposto intravedo le tracce della normale, un sospiro di sollievo ed una forte emozione, recupero i miei compagni e con gioia raggiungiamo la cima di questa straordinaria montagna! La discesa tutta su ottima neve portante infastidita a tratti solo dal forte vento che in tutta la giornata non ci ha mai lasciato. Nota: Ciso nel lontano 1988 in piena estate aveva sceso il canale in condizioni ancora peggiori, della serie Pazzi da legare!
Nota 2: Ho indicato gradi di difficoltà da noi incontrati, se si esce all'anticima anziché la via diretta o con tanta neve la classificazione PD penso sia giusta.
Foto 1: La via seguita, 1-3-4 i salti di ghiaccio, 2 il salto di misto, 5 il passaggio su roccia.
Foto 2: Gimmi ed Eve impegnati sul terzo salto di ghiaccio (pendenze sempre intorno ai 70° o più).
Foto 3: Ciso fuori dalle difficoltà del terzo salto, a sx la sosta, al centro nella breccia l’ultimo passaggio su roccia.
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