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Monte Viòz da Pejo, 24/10/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | andrea allegretti |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Pejo (1500 m) |
Quota attacco | 2800 m |
Quota arrivo | 3645 m |
Dislivello della via | 2100 m |
Difficoltà | F+ ( pendenza 35° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud |
Rifugio di appoggio | Rif. Viòz |
Attrezzatura consigliata | Ramponi consigliati |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo una gelida notte in macchina a Pejo decidiamo di farne una seconda, ancora più gelida nell'invernale del rif. Vioz.
La salita all'inizio è poco invitante, per sterrata e poi su pista da sci senza neve. L'innevamento continuo incomincia verso i 2700/2800 metri. Su consiglio del rifugista evitiamo il sentiero tradizionale (innevato) per salire lungo la valle della Mite e poi per pendio nevoso fino al Brich (3200m circa). Salita estenuante su 30/40cm di neve perlopiù crostosa. Dal Brich in poi più facile in quanto tracciata da 3 ragazzi saliti dalla normale. Dopo una pausa all'invernale saliamo la cima al tramonto, in un momento di apertura nuvolosa. Serata e notte, lunghe e gelide - per fortuna le coperte non mancavano - più o meno 4/5 a testa. Al mattino avremmo voluto rifare la cima ma il vento forte non ce l'ha permesso. Discesa per lo stesso itinerario. La continue nuvole ed il vento che non ha mai mollato, hanno dato un pò fastidio ma hanno anche reso lo scenario più affascinante e spettrale. Temperatura abbondantemente sotto lo zero. 6.30 ore per il rifugio 20 minuti per la cima |
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