Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   WEISSMIES: traversata per la cresta nord, 09/07/2016
Inserisci report
Onicer  Alpe   
Regione  Svizzera
Partenza  Saas Ground  (3200 m)
Quota attacco  3500 m
Quota arrivo  4023 m
Dislivello della via  1000 m
Difficoltà  AD+ ( pendenza 40° / IV+ in roccia )
Esposizione in salita Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Hohsaas
Attrezzatura consigliata  una scelta completa di friend
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento La Saastal, è la sorella minore della Mattertal ed insieme formano una formidabile accoppiata che racchiude probabilmente il più vasto e meraviglioso panorama delle Alpi Occidentali. E’ il magico Valais svizzero! Decidiamo di colmare la nostra lacuna facendo visita alla Saastal. Qui La catena dei Mischabel con i suoi bianchi ghiacciai svetta sopra il paese di Saas Fee che cerca di rivaleggiare con la vicina e più blasonata Zermatt. Il miglior colpo d’occhio su questa sfilata di cime si ha proprio dalla Weissmies che si eleva dalla parte opposta della valle e che insieme al Lagginhorn, Fletchorn e Pizzo di Andolla formano un eccezionale belvedere sui Mischabel. Lo avevamo già sperimentato lo scorso autunno proprio dalla vetta del Fletchorn. Ma questa volta vogliamo riservarci un posto in prima fila. La traversata della Weissmies per la rocciosa cresta nord e la discesa per la via normale Nord-ovest è una salita entusiasmante, lunga, aerea, un’ennesima spettacolare cresta “Valais-iana“. Venerdì sera ci ritroviamo in tre a scavallare il passo del Sempione, è tra noi anche Alle, che ha deciso di accettare la nostra folle proposta per festeggiare il suo 50° compleanno. La giornata migliore e che ci dà garanzie di bel tempo sino a sera pare essere sabato. Dopo una notte furtiva in tenda a Saas Balen, saliamo con la prima funivia ad Hohsaas e, depositata la tenda, prendiamo la direzione del Lagginjoch dove ha inizio la cresta rocciosa che attacchiamo alle 9.30. In questo modo riusciamo a scalare nelle ore centrali e più calde della giornata. La cresta nord infatti al mattino è in ombra ed è molto fredda. Siamo l’unica cordata sulla via e non incontreremo nessuno sino al ritorno ad Hohsaas. Sappiamo che la salita ci impegnerà per tutto il giorno, contiamo di essere in vetta al tramonto, e di scendere per la tracciata via normale alla luce del crepuscolo. La cresta presenta due tratti di IV+ uno all’inizio ed uno verso la fine, i quali risultano protetti da alcuni spit e vecchi chiodi. E’ inoltre presente una breve corda doppia ed un paio di soste già in loco di cui una su aereo gendarme. Per il resto la via risulta completamente priva di protezioni ma si protegge benissimo con friend. La roccia se si mantiene il filo è tutto sommato buona. La salita ci impegna a fondo, è un susseguirsi di gendarmi e creste emozionante ed estenuante allo stesso tempo, alle volte è necessario progredire letteralmente a cavalcioni. Il passaggio su uno degli ultimi spuntoni appuntiti è da togliere il fiato. In tre progrediamo però più lentamente, ed impieghiamo quasi 8 ore per raggiungere il tratto nevoso della cresta. L’elicottero del soccorso recupera una cordata sul Lagginhorn, silenziosi lo osserviamo allontanarsi. Improvvisamente risalgono delle nebbie e vapori che avvolgono la vetta e ci tolgono la visibilità. La cresta nevosa seppur non difficile, è esposta con la parete nord-ovest che precipita da un lato ed enormi cornici che orlano il versante est. Ci guidano esili tracce di sci, probabilmente di qualche giorno prima e che a fatica si distinguono nella neve. Abbiamo un attimo di esitazione, disorientati fatichiamo ad individuare la direzione da seguire. Una provvidenziale schiarita ci riappacifica gli animi e decisi risaliamo il pendio che in breve ci ricongiunge con la traccia della via normale sulla calotta sommitale della Weissmies. La magica luce del tramonto ci accompagna nella nostra solitaria discesa tra i seracchi del Triftgletcher, e giungiamo ad Hohsaas con le frontali accese. Possiamo finalmente stappare una bottiglia di Lambrusco e brindare ad Alle, ed a questa entusismante traversata Valais-iana .

NOTA: la cresta è gradata in alcune relazione AD+ in altre D-. Giusto per fare un paragone con salite analoghe non troppo distanti, noi l’abbiamo trovata complessivamente più impegnativa dell’arbengrat all’ OberG, i passaggi più difficili sono a nostro avviso paragonabili alla cresta Rothorngrat allo ZinalR, probabilmente meno continua di quest’ultima, ma complessivamente più lunga. Il tratto in neve si percorre abbastanza velocemente come pure la discesa per la via Normale. Calcolare complessivamente per l’intera traversata non meno di 10 ore. (noi in 3 ne abbiamo impiegate quasi 14!)
salita del 09.07.2016
Report visto  2536 volte
Immagini             

[ Nessuna immagine disponibile ]
Fotoreport  Clicca qui per andare al foto-report