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   Wagnis und Glück (nuova a Riva di Tures?), 19/12/2015
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Onicer  pelle2005   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Sage  (1591 m)
Quota attacco  1850 m
Quota arrivo  2100 m
Dislivello della via  110 m
Difficoltà  3 / III ( II in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  da cascata, utili protezioni da roccia
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Flusso di cui non abbia trovato relazioni, saremo i primi? Dubito, ma sognare costa poco.

Avvicinamento:
Lasciare la macchina a Sage (1591), proseguire sulla strada, presto si trova un ponte che permette di passare sulla sponda sinistra (orografica) del Ruscello di Tures. Seguire il sentiero 8c per Furtalm, oltrepassare il bivio per Tristenbach, proseguire fino a trovare un altro ponte alla propria sinistra, continuare e in breve la cascata sarà visibile in alto alla propria destra.
NB: è possibile anche proseguire sulla strada, rimanendo sulla sponda destra del ruscello, e arrivati al ponte di quota 1736, cambiare sponda e in breve vedere il flusso. Sulla cartina inoltre non sono presenti numerose forestali.
Dalla vista della cascata, salire nel bosco puntandola direttamente, anche se man mano che si avvicina non sarà più possibile vederla. Il bosco non è fitto, poco ripido, e senza neve la salita è agevole. Arrivati sotto un muretto liscio roccioso, il primo ghiaccio è visibile alla nostra destra (faccia a monte), aggirando il muretto la vista si apre su L1.

L0: aggirato il muretto si risale inizialmente una placca inclinata ghiacciata, e in seguito gradoni, fino ad arrivare alla base della goulotte di L1. 30m, WI 1, SG/SR (una vite, un chiodo e un friend viola BD)
L1: goulotte non troppo incassata ma suggestiva, composta da salti, larga mediamente un paio di metri. Possibilità di proteggersi su roccia. Uscire dalla goulotte e, dove la cascata si apre,sostare su ghiaccio sul lato sinistro. 50 m, WI 2+, SG.
L2: risalire alcuni facili metri, affrontare poi un saltino sopra la roccia con rampa verso destra. In seguito proseguire con brevi saltini mantenendosi sulla destra della colata fino ad arrivare sotto a una fascia rocciosa che precede il muro finale. 55m, WI 2+, SG
In caso di maggior ghiaccio è possibile anche stare più a sinistra e affrontare alti saltini fino a sostare sotto il muretto finale.
L3: dalla sosta salire in diagonale ascendente verso sx, per proseguire dritto verso la parte centrale della cascata. Aggirare il muro di sinistra stando a destra, su rampa ascendente prima verso dx poi verso sx (sono comunque presenti alcuni saltini). Dopo aver superato il muretto, si prosegue per scivolo più facile fino a sostare. 55m, WI 3, SG.
In caso di maggior e miglior ghiaccio è possibile affrontare il muretto finale direttamente, su difficoltà maggiori.

Discesa: proseguire sul flusso ancora per ancora 20m, superando un breve risalto oltre il quale il ghiaccio finisce, uscendo poi verso sinistra. Da qui salire per percorso non obbligato in mezzo a un fitto bosco di arbusti, fino a incrociare un sentiero dopo poche centinaia di metri. Seguirlo verso destra faccia a monte, finchè non svanisce. Proseguire in direzione ovest e poi salire, fino a incrociare un altro sentiero, che salendo verso destra va a incrociarsi a un altro: questo incrocio è circa a 2100m, poco sotto i muretti a secco (se visibili). Scendere su questo nuovo sentiero che altro non è che la trattegiata nera sulla cartina della Tabacco, che quindi inizialmente scende ripida verso valle, poi traversa verso est, e infine scende di nuovo. Si arriva su una forestale che si prende verso sinistra, e poi di nuovo al ponte nei pressi del quale la cascata era visibile da basso.

La nostra salita è stata affrontata con condizioni di scarsissimo innevamento, che ha reso l'avvicinamento e la discesa agevoli, oltre ad aver permesso di percorrere parecchi metri su ghiaccio che altrimenti nelle pendenze minori potevano essere nascosti.
Le condizioni "generali" della valle sul fronte ghiaccio non erano per nulla buone, ma il nostro flusso l'abbiam trovato bello pieno e di un ghiaccio bagnato ottimo (tranne qualche lastrone su L3).
La discesa non è per nulla banale: abbiam scelto di non calarci in doppia per non abbandonare nulla (clean and green), ma con maggior innevamento mi sa che sia una scelta obbligata. Fasce rocciose, pendenze impervie, non rendono facile trovare la traccia di discesa, che noi abbiamo perso più volte. In alternativa, si può salire fino al Rifugio Roma e scendere per il sentiero, che però nella parte alta è esposto a rischio valanghe.

Andrea, Giorgio e Simone

Foto: L1 L2 L3

Qui racconto:
http://andreaintrip.blogspot.it/2015/12/alpinismo-daltri-tempi-wagnis-und-gluck.html
Qui altre foto:
https://goo.gl/photos/UpygpfTkMFQHEE9M6
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