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Fletschhorn_parete Nord, 02/10/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Alpe |
Regione | Svizzera |
Partenza | alpeggio di Rossbodestafel (1900 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3993 m |
Dislivello della via | 900 m |
Difficoltà | D- ( pendenza 60° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Bivacco de Zen |
Attrezzatura consigliata | doppia picca, viti da ghiaccio un paio di fittoni da neve |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | L'inizio autunno si conferma come una stagione propizia per le gite d'alta quota. Le giornate brevi, le temperature fresche ed i temporali di fine estate sono spesso garanzia di ottime condizioni. Gia lo avevamo sperimentato lo scorso anno al Bernina. Le nevicate degli ultimi giorni, sembrano aver interessato meno le regioni ad ovest, ed è così che decidiamo di far visita al Fletschhorn ed alla sua superba parate nord che più volte ha catturato la nostra attenzione transitando dal passo del Sempione diretti nel Vallese. Poco dopo il Paese di SimlonDroft, una stretta strada priva di indicazione si addentra sul versante sinistro della valle verso l'alpeggio di Rossbodestafel a 1922 m. Si parcheggia poco prima della malga in prossimità di un tornante, da dove parte il sentiero che raggiunge da subito il bordo della morena del Rossdodegletscher. Si risale lungo il percorso del torrente sino al vallone del Griesserna con bella visuale sul M. Leone, da qui la traccia è poco evidente e frammentaria e solo qualche ometto indica la direzione di salita. Bisogna aggirare sulla destra il contrafforte roccioso e rimontare quel che resta del Griessernugletscher. Si risale faticosamente per detriti, nevai e ghiaccio sino al colletto dove sorge in bella posizione solitaria il Bivacco de Zen a 3014 m proprio di fronte alla parete nord del Fletschhorn. Anche se il posto è frequentato, il luogo è solitario e selvaggio e sino a pochi anni fa (il bivacco è stato installato nel 1999) si bivaccava all'aria aperta se si voleva salire la parete. Sabato pomeriggio al bivacco siamo in 9 per 9 posti. La parete è bianca e sembra in ottime condizioni. Insieme a noi solo altri due svizzerri tenteranno la Nord per la via dei Viennesi. Dal bivacco si scende leggermente per pietraie sino a raggiungere il ghiacciaio. Due grandi crepacci sbarrano il percorso. Il primo si supera su ponte di neve attualmente ben stabile, il secondo si aggira con netta deviazione a destra sino ad immettersi proprio sotto lo scivolo della nord. La prima parte della parete la percorriamo al buio, nella parte bassa affiora qualche chiazza di ghiaccio, poi la salita si svolge prevalentemente su neve ben rigelata. Sotto lo strato di neve c'è il ghiaccio e riusciamo a proteggerci con viti ed a salire abbastanza velocemente. A metà parete una splendida alba autunnale ci ricorda il perchè siamo qui, ma non è finita, e superata la cornice di vetta siamo circondati da un insolito panorama che ci lascia per un attimo disorientati. E' un 360° davvero unico. In prima fila Lagginhorn, Weissmies e Pizzo d'Andolla, a Nord le Alpi Bernesi ad est sfila la catena dei Mischabel da una prospettiva per noi nuova: che bella questa cima! Dopo un pò di indecisione optiamo per la discesa dalla Bretloibgrat o cresta nord-est el Fletschhorn, che risulterà più lunga e delicata della salita per via della neve presente sulle rocce che ci complica la progressione. Con molta pazienza scendiamo gran parte della cresta faccia monte e con doppia pikka mantenendoci sul lato nord sino a sbucare sul colletto nevoso ormai ai piedi della parete. Ancora Un altro bellissimo versante visitato ed una splendida parete salita. Che belle queste gite autunnali! |
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