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Traversata da Punta San Matteo- Dosegu- pedranzini- Tresero, 27/06/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | cri |
Regione | Lombardia |
Partenza | Passo Gavia Rig. Berni (2600 m) |
Quota attacco | 2600 m |
Quota arrivo | 3678 m |
Dislivello della via | 1200 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 45° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | ramponi, picca |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Il passo Gavia rappresenta il punto di partenza di numerose escursioni alpinistiche del gruppo Ortles- Cevedale ed é stato teatro di numerose battaglie della prima guerra mondiale.
Fino ad oggi la mia conoscenza di alcune delle rinomate 13 cime si era limitata alle sole conoscenze storiche ed ad alcune relazioni alpinistiche presenti in rete. L'unico approccio visivo di alcune di queste cime, seppur lontano, risale ad alcuni anni fa durante la bellissima e faticosa pedalata del passo Gavia! All'epoca la mia attenzione aveva già mirato alcune di esse! Oggi si presenta un'occasione davvero speciale poter calvare 4 delle famose 13 cime: la cresta che dal San Matteo conduce al Pizzo Tresero, passando per il Dosegù e la cima Pedranzini!Un itinerario molto appagante se affrontato in giornate soleggiate come quella da poco trascorsa. Partiamo alle 5 dal rifugio Berni e risaliamo la valle del Dosegù. In fondo alla valle, si intravede parte del nostro itinerario ed il cielo albeggiante e terso, sarà un ottimo presagio, che la giornata ci regalerà dei bellissimi ricordi! Seguiamo fedelmente il sentiero che in men che non si dica ci conduce sulla morena ,dove a quota 2800 metri calziamo ramponi ed imbraco e risaliamo il ripido pendio a ridosso dell'inizio del ghiacciaio. La neve é dura e questo consentirà una facile e veloce ascensione fino al colletto antistante la vetta. Qui incontriamo alcuni ragazzi in uscita da una variante della nord. Raggiunta la vetta del San Matteo, sorpresi da un poco piacevole venticello, siamo costretti a velocizzare i soliti rituali di vetta e a far ritorno al colletto, punto di partenza per la lunga traversata. Ci dirigiamo cosi dapprima verso il Dosegù, il cui tratto é stato per lo più su nevaio portante, successivamente é toccata alla punta Pedranzini, la cui cresta ha richiesto più attenzione per la presenza di passaggi di misto affrontati con i ramponi ed infine la vetta del Tresero, dove arriveremo un po' stanchi ma contenti verso mezzogiorno. Il nostro giro per creste termina qui con la gioia di tutti noi per aver beneficiato di un'ottima giornata soleggiata; qui ci meritiamo una mezzoretta di riposo. La discesa avvererà inizialmente su cresta per poi gettarci a capofitto sul nevaio fino a quota 2800 metri....e poi sul sentiero 41 in direzione del Rifugio Berni. Con Roby, Lara, Dario, Frabizio ed il cane Balcky |
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