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Obergabelhorn, parete N -> l'Arête du Cœur (integrale), 28/06/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Franz |
Regione | Svizzera |
Partenza | Zinal (1700 m) |
Quota attacco | 2500 m |
Quota arrivo | 4000 m |
Dislivello della via | 1500 m |
Difficoltà | D ( pendenza 60° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Cab.du Grand Mountet |
Attrezzatura consigliata | NDA |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | SALITA (eccezionale proprio!) con Mara, Albe e Anna per la parete N
La prima parete è ancora in neve dura perfetta la mattina con due crepacce terminali che non danno problemi (scegliere il passaggio migliore). La maggior parte degli alpinisti sale tenendo la destra, verso le rocce del Coeur per compiere un lungo traverso diagonale verso sinistra. Noi abbiam scelto di fare un tiro di ghiaccio (morbido e ottimo) per collegare due sezioni di neve dura perfetta. Questa sezione andrà presto in disfacimento coi caldi di questi giorni: preventivare salita in ghiaccio o traverso proveniendo dalla cengia del Coeur. Parte mediana sul ghiacciaio sospeso su neve portante. Crepaccia terminale aperta e profonda, ma un passaggio per ora agevole. Parete finale (la Parete) in neve con tracce assestate (ripetizioni da una settimana). Un tratto con del ghiaccio che toccano le punte dei ramponi (consigliabile conserva protetta). DISCESA per l'Arête du Cœur (integrale). Metto qui relazione in tal senso… Dalla vetta si segue il filo di cresta su ottime tracce (molto esposte). Molte cordate scendono a destra a ricongiungersi alla via di salita della parete N, per poi traversare a rimontare sulla cresta (ometto) e scendere dalla cengia. Noi abbiam preferito scendere dritti lungo la cresta per una serie di canalini e pendii nevosi con neve dura (prende sole più tardi) su pendenze attorno ai 45/50 da percorrere a ritroso (possibilià di protezioni veloci su roccia; presenti anche delle soste di calata). Giunti alla cengia seguirla scavalcando un paio di canali (attenzione!) per poi piegare a destra e scendere delle roccette e l'ultimo pendio. Salita (e discesa!) magnifica. La discesa del rifugio è ancora una volta stomachevole dalla lunghezza (quasi 4h). Gestione del rifugio ottima e personale cordiale. Solo pernotto 23 Fr. Lattina di birra 5 Fr. PS: porre attenzione la mattina nell'avvicinamento. Dalla morena, raggiunta col sentiero basso (non quello che sale allo Zinalrothorn), si scende o un sentierino a destra su detrito (poco accennato) o delle ripide e lisce balze rocciose con evidenti ometti. Giunti alla base però, gli ometti, in entrambi i casi, spariscono e non è facile orientarsi per andare all'attacco (in caso di mancanza di luna!). Foto 1: la parete "superiore" dal pianoro a metà. Ama Dablan o Alpamayo? Foto 2: in parete. Condizioni superlative. Foto 3: discesa dalla affilata Arete du Coeur |
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