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Canale Centrale+Traversata Giovo Rondinaio, 23/02/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pelle2005 |
Regione | Emilia Romagna |
Partenza | parcheggio lago Santo (1450 m) |
Quota attacco | 1650 m |
Quota arrivo | 1991 m |
Dislivello della via | 700 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 65° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Vittoria |
Attrezzatura consigliata | nda, usati due fittoni e due chiodi da ghiaccio, 2 picche |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Le difficoltà del canale si concentrano in 75m, ma complessivamente sarebbe sui 200.
Il dislivello della cresta difficile da quantificare, sui 100-150m. Poi l'Appennino è bastardo, muta condizioni da un giorno all'altro. Strepitosa giornata su un gruppo montuoso di cui non mi stancherò mai di evidenziarne la differenza tra estate e inverno. Di estate poco più che colline, di inverno, freddo, vento, neve che in pochi metri cambia radicalmente, ghiaccio, percorsi alpinistici di tutte le difficoltà. Ed è solo Appennino, modenese in particolare. E questo era uno dei miei sogni nel cassetto da quando inizia questa attività. Dopo aver dormito molte ore (sono ironico), qualche minuto prima delle 6 ci mettiamo in cammino dal parcheggio del Rifugio Vittoria, sotto un bel cielo stellato e con una luna che volge all’orizzonte. Giunti al rifugio, si aggira il lago Santo puntando verso ovest, per arrivare al conoide valanghivo sotto la parete nord ovest del Giovo. Si risale, la cascatella piscia acqua, niente ghiaccio, si prosegue su 20cm di neve fresca con sotto neve dura o bagnata. Si arriva così alla Borra dei Porci, che traversiamo verso est per arrivare alle 7 sotto il Canale Centrale del Giovo. Canale bello carico di neve, ghiaccio sulle rocce a sinistra, nessuna traccia di spit o chiodi, che evidentemente sono coperti. Salendo metterò giù due fittoni e due viti nel tratto finale. Primo salto con sotto il vuoto (meglio essere delicati coi piedi), secondo salto di delicatezza per tutto visto che solo a guardarlo si staccano lastre di neve semi ghiacciata. Saliamo il canale praticamente di corsa, in conserva protetta (mezza corda da 60m a Y, siamo in tre), per essere fuori prima che ci sia il rischio concreto di scariche, alle 8e15 siamo già sui pendii sommitali, ad ammirare la giornata. Le difficoltà maggiori sono superate, camminiamo verso la croce di vetta che raggiungiamo alle 8e45. Il sole ancora non riesce a liberarsi dalle nuvole. Si riparte, ora traversata Giovo Rondinaio, percorso di cresta non difficile, di continui sali scendi che ti fanno scoprire un angolo diverso pochi minuti dopo aver abbandonato il suo predecessore. Qualche tratto esposto, qualche tratto di misto, i due tratti clou sono la discesa dalla Grotta Rosa (4m con catena di aiuto, quando scoperta dalla neve, oggi lo era) e la discesa dall’Altaretto, una 50ina di metri da scendere a 55-60°. Alle 10e30 siamo in cima al Rondinaio, bello carico di neve anche lui visto che riesco a sedermi su una croce che di solito non riesco nemmeno a toccare! Famelici ancora di montagna, proseguiamo verso il Rondinaio Lombardo, passeggiata su crestone, 11e15 e siamo sulla terza croce. Discesa dritta al Lago Baccio, ci si districa nel bosco con caduta neve ghiacciata dai rami. Alle 12 siamo alla macchina, poco dopo coi piedi sotto il tavolo della cortesia e bontà del Rifugio Vittoria. Un sogno di bambino realizzato. Andrea Gianluca Marco Qui il racconto: http://andreaintrip.blogspot.it/2014/02/usciva-dal-cassetto-canale-centrale-e.html Qui altre foto: https://plus.google.com/u/0/photos/103130992103249740937/albums/5984030734136356929 Qui una guida: http://www.ecstore.it/view_montagna/appennino-invernale.html |
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