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   gran tour del rosa, 28/07/2008
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Onicer  michelealebardi   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  passo dei salati (gressoney)  (2935 m)
Quota attacco  4130 m
Quota arrivo  4563 m
Dislivello della via  900 m
Difficoltà  PD- ( pendenza 30° )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  rifugio mantova, rifugio gniffetti, bivacco cristo delle vette
Attrezzatura consigliata  da alta quota e da ghiacciaio
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento ...una due giorni da urlo con il BOSS....peccato che il progetto iniziale era ben diverso da quello poi fatto..partiti da casa carichissimi emotivamente e fisicamente per affrontare la famigerata nord-est del lyskamm 850 metri di parete ghiaccio che inquiete paura e timori a moltissimi alpinisti, durante l'avvicinamento al ghiacciaio incontriamo diverse persone che si dirigevano verso casa e tra questi dei tipi di brescia che il BOSS conosceva, domandado come mai tornavano già verso casa, un pò seccati ci dissero che nella notte aveva scricato 30cm di neve dai 3500 metri in su, già li mi sono venuti dubbi sulla nostra missione e durante la salita al rifugio gniffetti cominciamo a vedere l'entità della nevicata, infatti sul tetto del rifugio c'era un ragazzo a spalare la neve scesa nella notte....
Il caldo umido che si era formato sotto una cappa di nubi era insopportabile infatti salimmo verso il colle del lys in mezze maniche e pantaloni rivolti sin sopra il ginocchio. la traccia sul ghiacciaio era modello autostrada intasata, gente che rideva, gente che piangeva per la fatica, gente che non sarebbe neppure capace di usare la picca in caso di scivolate, insomma cenerano di tutti i colori:-))
in due ore e trenta arriviamo al nostro punto di riposo il bivacco Cristo delle Vette appana sotto la Roccia Nera,nel salire speravamo che non ci fosse troppa gente nel bivacco, e per fotruna c'erano solo quattro valsasiani con il progetto uguale al nostro,bene almeno non saremmo soli in parete ci siamo detti io e il dome....
Verso sera arrivano altri tre ragazzi lecchesi con l'intenzione per il giorno dopo di fare la traversata dei lyskamm, in nove in un bivacco da sei non è male, verso le 18 prepariamo la cena e prima delle 19 siamo tutti coricati sotto le coperte per il dovuto riposo....prima di prender sonno decidiamo insieme ai local la strategia di salita della parete, giungiamo a un accordo, la partenza si terrà alle 01.30 di notte, almeno se ci sarà da tracciare avremo tanto margine di tempo per uscire dalla parete....e poi L'UNIONE FA LA FORZA....prima che Dome si addormenti mi sussurra che è felice di non essere solo in due su quella parete...ok la sveglia è alle 00.00 e via si spegne la frontale.
girati di qua girati di la nessuno riesce a prender sonno fuori è ancora chiaro, sul soppalco dove si dorme c'è un caldo asfisiante,poi a quelle quota qualsiasi movimento brusco è un giramento di testa (almeno per mè)....verso le 22.00 scendo agli zaini per bere un pò d'acqua, li si sta meglio allora mi faccio buttare un paio di coperte e mi sdraio in terra e in men che non si dica mi assopisco in un sonno magnifico intervallato da risvegli causati dal duro pavimento.
Alla mezzanotte suona la sveglia e giù dalle brande(si fa per dire),accendiamo la frontale girandola verso la porta che era aperta, brutta notizzia nevica di maledetto e con i porconi e le maledizioni del caso si decide di annullare la spedizione alla nord....riaddormentati un pò con l'amaro in bocca, verso le 05.30 l'alba ci sveglia, fuori un cielo azzurro con nuvole basse, un pò amareggiati si decide il dafarsi per non buttare via la giornata, dopo la colazione partiamo alla volta della Punta Zumstein che la raggiungiamo in un ora e mezza, foto di rito e giu verso la prossima cima, la Punta Gniffetti, arriviamo fuori dal rifugio Margherita stretta di mano e ancora giu veso la Punta Parrot, risaliamo la cresta priva di vento(strano) e l'ennesima discesa verso la Ludwigshohe piccola risalita e di nuovo vetta, ancora giu verso il Corno Nero, risaliamo il ripido pendio che porta alla madonnina e ennesima foto di vetta, nel scendere dal Corno Nero breve tappa al bivacco a recuperare un pò di materiale lasciato qualche ora prima e via per le ultime due vette, la Piramide Vincent che la raggiungiamo tra le nebbie, da questa vetta volevamo scendere per la cresta dei soldati che porta alla Pumta Giordani ma la meteo si è messa di mezzo, oltre a tutto non era tracciata e con quella nebia non ce la siamo sentiti di proseguire...ritornati sulle nosrte tracce riscendiamo la Piramide Vincent e via verso il rifugio Gniffetti e verso la fine della gita.
Arrivati a punta indren cominciò a piovigginare(per fortuna chiamavano bello) così aumentammo il passo e prima delle 13.15 eravamo a berci una birra al bar della funivia al passo dei salati....
In fine dei conti la giornata non l'abbiamo persa, è stato un bel giro in un posto che ci invidia nezza europa, e poi come dice il BOSS "è TUTTO ALLENAMENTO" promettendomi che la Punta Giordani la faremo l'inverno prossimo con gli sci.....
.......BUONA GITA A TUTTI....
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