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   Vajo Invisibile, Carega, 11/01/2014
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Onicer  pelle2005   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Rifugio la Guardia  (1131 m)
Quota attacco  1800 m
Quota arrivo  2040 m
Dislivello della via  250 m
Difficoltà  TD ( pendenza 85° / V in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  La Guardia, Campogrosso
Attrezzatura consigliata  mezza corda da doppiare, due picche, friend (utile il 2), chiodi da roccia, fittoni.
Chiodi sulla via
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Alle 6e15 partiamo dal parcheggio del Rifugio la Guardia (1100m), occorre scendere qualche centinaio di metri e sulla destra parte una forestale in corrispondenza di un cippo votivo (possibilità di P per poche auto, risparmiando 5min) .Imbocchiamo il sentiero 143A delle Mole e dopo un'ora siamo al Passo delle Buse Scure (1475m), e di neve ne abbiamo pestata poca, fa caldo.
Meteo uggioso, nebbia, nuvole basse, si vede solo alla nostra altezza. Inizialmente “seguendo” la cresta del sentiero 157 che traversando sotto il boale di Pra degli Angeli si dirige verso il Boale dei Fondi. Ne iniziamo la risalita e in un momento di rasserenamento (passiamo dai 40m di visibilità agli 80m) scorgiamo la muraglia aggettante della Torre Giordani e quindi intuiamo dove possa essere l'attacco, la quota ci da un conforto essendo sui 1800m l’attacco.
Alle 9e30 iniziamo a salire. Siamo due cordate da due, più una di tre ragazzi padovani davanti a noi. I tempi si allungano visto che ci aspettiamo. Una corda da 60m doppiata è sufficiente siccome i tiri sono brevi ed è meglio non unirli.
L1: si risale il canalino che si incassa man mano, fino a portarsi sotto uno sperone aggettante con caratteristico flute nevoso. Chiodo su parete a sx, 25m, AI 2, 60°.
L2: ci si sposta leggermente a dx, ci si infila in un camino di neve (io col mio zaino non ci sto, passo a dx e poi delicato mi riporto a sx), friend del 2 nella fessura dei sassi incastrati a sx e con qualche passo di misto, ci si riporta nel canale a dx, e si sale fino una nicchia incassata. Sosta sulla dx, tre chiodi uniti da corde e fettucce (poco sotto un chiodo possibilità di altra sosta, più comoda). 20m, M3+, AI 3, 75° (prob. V su roccia)
L3: passo chiave per uscire dalla sosta, misto strapiombante, (prob V+). Meglio affrontarla come diedro (io A0, se cado faccio fuori Giorgio e non mi va) e delicata. Poi canale di neve, chiodo (alto) sulla destra e si sosta sotto a dei massi incastrati con cordini. 25m, M4, AI 3, 75° (prob. V+ su roccia)
L4: si supera con qualche passo di misto l'uscita dalla sosta, IV, poi il vajo spiana e si puo procedere in conserva fino all'uscita. 175m, M3, AI 2, 55°
Relazione e difficoltà scritta con aiuto di Nikobeta.

La nostra cordata è fuori alle 12e30, mentre gli altri due ci raggiungono una mezzoretta dopo.
Si scende dalla Bocchetta dei Fondi, basta andare verso destra per un centinaio di metri in traverso vicino alla cresta, e da li si scende (inizialmente un po’ ripido) il Boale dei Fondi, fino a ritrovare le tracce di salita. Si arriva all’auto alle 15e30.

NB: tutto cambia in base all'innevamento! Difficoltà riferite alla relazione su Vajo che Passione di Tarcisio Bellò

Andrea e Giorgio, Nicola e Ivan.

Qui racconto:
http://andreaintrip.blogspot.it/2014/01/di-nome-e-di-fatto-vajo-invisibile.html
Qui altre foto:
https://plus.google.com/photos/103130992103249740937/albums/5968832239270422033
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