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   Testa del Rutor, dal rifugio degli Angeli, 05/04/2008
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Onicer  grigna   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Bonne, Valgrisanche  (1820 m)
Quota attacco  3000 m
Quota arrivo  3482 m
Dislivello della via  1650 m
Difficoltà  F ( pendenza 45° / I in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio  Rifugio degli Angeli (ex Scavarda) - OMG
Attrezzatura consigliata  Da alpinismo. In inverno ciaspole, ARVA, pala e sonda.
Itinerari collegati  Testa del Rutor (3482m), dal rifugio degli Angeli
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Sono finiti i tempi del “ eeee a me va beeeene”. Invecchiando, il Rosso diventa un dittatore d’altri tempi e quindi sabato mattina eccoci alla partenza del raduno in Valgrisanche nonostante per domenica le previsioni meteo fossero piuttosto brutte. Il dittatore ha deciso e guai il primo che osi obiettare! Anzi, ci costringe pure a portare due bottiglie di vino a testa nello zaino pena dieci frustate sulla schiena. Fossi almeno un bevitore….
Vabè, fatto sta che pian piano saliamo alla volta del rifugio degli Angeli alcuni attraverso la via normale e altri risalendo il canale che sbuca direttamente sotto il rifugio. Dopo esserci ricongiunti e liberati dei pesi superflui (per un astemio portare 3 kg di vino sulle spalle è quasi un affronto alla sua morale), proseguiamo verso la meta prefissata per il sabato ovvero la Testa del Rutor.
Senza compiere tutto il traverso della via normale, messo piede sul Ghiacciaio del Morion lo risaliamo direttamente affrontando il ripido pendio finale (45°) che sbuca proprio sotto la vetta.
Consueto casino in cima e poi rientro al rifugio dove trascorriamo il pomeriggio tra cazzeggi e canti vari.
Dopo cena, prosegue senza sosta la performance canora terminata solamente nel momento in cui il Valerio spegne il generatore e di conseguenza anche le luci.
La notte è funestata dalla bufera che fa sbattere di tutto provocando notevoli rumori. All’inizio pensavamo provenissero dalla stanza in cui riposavano il Kikko e Franz (o chissà magari costa facevano quei due c.....i) ma poi abbiamo capito che manco loro sarebbero arrivati a tanto….
Domenica mattina, come da previsioni annunciate fin dalla domenica precedente, buferona incredibile con annessa nevicata. Attendiamo fino alle 9.30 cantando ancora. Poi, quando la voce non ce la faceva proprio più, ci siamo decisi a scendere affrontando gli elementi.
Alle 11 e mezza eravamo alle auto, pronti per l’immancabile tappa al bar delle fighe dove abbiamo chiuso questo raduno atipico ma assai divertente e spassoso.
Partecipanti: io, Bestia e Beppe51 (mister Julier) ciaspolati. Il caporal Sanvito (detto il Rosso), Kikko, Franz, Catena (the chain), Luca Bono, Homer Giò, Giovanni1 (er vescica), la grande Giò, Marzia e Efrem.
Foto 1: classica foto di vetta.
Foto 2: il dittatore costretto per punizione a lavare i piatti dopo la ribellione degli astanti causa bufera. Hai voluto portarci anche col brutto? ecco mò lavori!
Foto 3: il rifugio domenica mattina.


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