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   Dente del Gigante, Via Normale, 08/09/2012
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Onicer  gipeto   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Courmayuer(loc.la palud)-rif.Torino  (3375 m)
Quota attacco  3850 m
Quota arrivo  4013 m
Dislivello della via  700 m
Difficoltà  AD+ ( pendenza 40° / IV+ in roccia )
Esposizione in salita Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  rif.Torino
Attrezzatura consigliata  Da alpinismo, casco, 2 mezze corde da 50/60 m (per le doppie), 6 rinvii, un paio di friends medio-piccoli, cordini e fetucce
Itinerari collegati  Dente del Gigante (4013m), Via Normale
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Vista la dovizia di relazioni, è inutile aggiungere ulteriori elementi tecnici.

Ritengo che, sia meglio sempre considerare almeno 1 ora in più di quanto scritto nelle relazioni, per via delle code che irrimedibilmente si vanno a formare, o in salita o in discesa.
Partenza alle 7.00 senza affanno, arrivo alla base alle 9 e "ritiro del biglietto". Ripartenza alle 10.30 e vetta alle 13.45. Ultima funivia delle 16.30 presa senza particolare affanno.

Gengiva in buone condizioni, ghiacciaio con buchi e crepacci ben marcati ed evidenti.

Sabato condizioni quasi irripetibili:bello stabile, caldo, sole. Io e Ale abbiamo scalato con scarpette ai piedi (ideale con queste condizioni), Matteo invece con gli scarponi. Morale: noi siamo saliti in libera mentre lui ha fatto una salita con l'ausilio del "corrimano" (tirare il canapone dall'inizio alla fine è impossibile, vista la qualità della roccia).

Attenzione che il secondo tiro, privo di canapone, ha un lieve strato di vergals sul secondo terrzzino (comunque banale).
Consigliamo di fare sosta sulle placche Brugner appena sotto al traverso (dei ragazzi spagnoli l'hanno fatta proprio all'inizio, incasinadosi e incasinandoci).

La prima calata l'abbiamo trovata quasi subito (sotto alla cresta tra Pta Sella e la Vetta vera a proprio, per indenderci: parete rivolta a sud dietro i cordini con i nodi per scendere), mentre per la seconda ne abbiamo presa una molto a sinistra 50 metri sotto (forse non giusto, meglio documentarsi). Da qui, tutto tranquillo.

Una nota di disappunto:il rifugio Torino. Struttura fatiscente e indecorosa rispetto ad altre strutture "storiche" e così ben servite (ragazzi, ci arriva la funivia del Monte Bianco!!). Gestione pessima:cena con self service di qualità più francese che italiana, bagni schifosi. Ulteriore punto negativo: Ale ha scordato la tessera CAI e gli hanno comunque addebitato un peronottamento da "non socio". Verrebbe voglia di chiedere il rimborso della differenza.
Con Ale e Teo

foto 1: Ale alla partenza
foto 2: sul secondo tiro
foto 3:crestina aerea prima di Pta Sella
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