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Testa del Rutor, 15/07/2012 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | GIO64 |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Bonne ( Valgrisenche) (1850 m) |
Quota attacco | 2900 m |
Quota arrivo | 3486 m |
Dislivello della via | 586 m |
Difficoltà | F+ ( pendenza 40° ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Rifugio degli Angeli |
Attrezzatura consigliata | nda |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Anche per questo week end le mete erano altre, ma ancora una volta lo “zampino” del tempo ci costringe ad un gita di ripiego ma comunque bella e panoramicamente molto interessante.
La salita al Rutor dal rifugio Deffeyes era programmata come escursione di due giorni della sezione CAI di appartenenza ; così visti i progetti saltati , si decide con Stambecco di fare una sorpresa agli amici della sezione. Optiamo comunque per la salita dalla Valgrisenche perché dallo sviluppo più corto con l’intento di incrociare i soci sulla cresta. Partenza alle 4,00 dalla brianza , ad Aosta cielo terso , appena imboccata la Valgrisenche, nuvoloni bassi e neri coprono tutta la testata della valle e cominciano a preoccuparci. Le previsioni davano bel tempo, sarà mica la Bionda dal mare che ci “gufa”!!! Appena scesi dalla macchina comincia a piovere fine e fitto, morale sotto i tacchi ma alle 6,40 di buona lena partiamo da Bonne per il rifugio degli Angeli. Per una buona ora “becchiamo” acqua e poi dai 2300 metri nevischio con vento fastidioso. Per fortuna l’entrata del vento da nord migliora la situazione e cominciano ad aprirsi sempre di più squarci di cielo sereno. Arrivati al rifugio Degli Angeli ,ore 8,30 ( molto carino) breve sosta davanti alla stufa ad asciugarci un po’ e gustarci un the caldo. Poi , ore 8,50, via verso la cima, il percorso è ancora praticamente tutto su neve ( ancora tanta) portante con qualche cm di fresca. Al colle del Rutor ci accoglie un forte e freddo ( alla faccia di Caronte , Minosse ecc..) vento da nord che solleva i cristalli di neve che ci “punzecchiano” per bene la faccia. Sulla cresta , come speravamo, incontriamo i nostri amici della sezione CAI , peccato che il vento non ci ha permesso di scambiaci non più di due parole. In cima , ore 10,10 ci abbassiamo leggermente sottovento e riusciamo a goderci dei sublimi panorami soprattutto verso il gruppo del Bianco. Siamo gli ultimi a lasciare la cima, ma di gran carriera alle ore 13,00 siamo già alla macchina dopo una breve sosta rifugio. F1: verso il colle F2: in cima F3: sua maestà il Bianco |
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