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Barre des Ecrins, Via normale TENTATIVO, 08/07/2012 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pelle2005 |
Regione | Francia |
Partenza | Prè de Madame Carle (1874 m) |
Quota attacco | 3974 m |
Quota arrivo | 4101 m |
Dislivello della via | 2227 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 45° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Refuge des Ecrins 3174 mt |
Attrezzatura consigliata | Normale da alpinismo |
Itinerari collegati | Barre des Ecrins (4101m), Via normale |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Tanto attesa questa gita, e così la delusione è stata cocente..
Partiti carichi sabato alle 10e30 dal parcheggio, alle 14e30 siamo al Refuge des Ecrins, con una sosta pranzo in mezzo di 20minuti. La prima parte di sentiero è ben segnata, fino al Refuge du Glacier Blanc non ci si può sbagliare. Dopo si prende a salire, poi sulla morena. Si può scendere sul ghiacciaio subito oppure continuare ancora un po’ sulla morena. Il ghiacciaio nella prima parte presenta crepacci davvero marcati, ma alcuni sono ancora chiusi, perciò molto consigliabile legarsi! Nonostante il caldo, neve bella dura, non necessari i ramponi ma non si sprofonda. Il rifugio è discreto, molto meglio della Cabanne de Tracuit dove andammo l’anno scorso: più spazio per dormire (soliti dormitori a castello), gestori più gentili, cena..siam sempre all’estero, colazione decente. Ah, non dimenticatevi che dovete fare da cameriere di voi stessi! Sparecchiare e pulire il tavolo! Durante la notte raffiche di vento scuotono gli animi.. Colazione alle 3, ma già alle 2e40 servivano i primi vassoi. Partenza alle 3e15, si scende sul ghiacciaio e..inizia a piovere. Pioggia che si trasforma presto in neve. Fa comunque caldo ancora, finché il vento non ti spazza, ma la neve sulla prima parte abbastanza piatta tiene bene. La barre è coperta dai 3400 in su, ma partiamo lo stesso fiduciosi. Alla base della parete la nevicata si fa più intensa, il vento qui si sente meno, e iniziamo a salire. La traccia è ben marcata, ma la consistenza della neve non permette la conservazione dei gradini di chi ci precede, e perciò un po’ si scivola e un po’ tocca tracciare. La pendenza è già discreta, e la traccia passa sulla destra, sotto i seracchi. Si piega un po’ a sinistra, e poi si riparte su dritto, finendo in mezzo alle nubi, con visibilità a 20m, ma nel lattiginoso non si vede una cippa. Incontriamo le prime cordate che tornano indietro, non capisco se sono arrivate alla crepaccia terminale o alla Breche Lory, poi sono comunque tutte tornate indietro, anche guide alpine. Ora il vento si ricomincia a sentire, la neve fresca sempre più abbondante, e quella che cade dal cielo (e scivola dal pendio) copre molto velocemente le tracce: andiamo male! Gli ultimi 50-100m di dislivello li traccio di fresco, perché la neve copioso ha cancellato le tracce dei miei predecessori. Arriviamo a quota 3850 e facciamo dietrofront. Non si vede niente, non si capisce dove andare, grossi buchi appaiono ogni tanto, ma si vedono poco. Il pendio sopra di noi (perché so che c’è) inizia a scaricare piccolissime slavine, ma abbastanza per farmi paura. Sono circa le 6e15. Peccato, perché andavamo di buon passo, ce la si sarebbe fatta! Scendiamo a capofitto, la Barre non si libererà mai dalle nubi, ma è un continuo via vai di cordate che salgono e scendono. Incontro i due che prima salivano la barre Noire, osservano altri due che sono ancora in parete e dicono “non vorrei essere al loro posto”: il vento si è rinforzato, raffiche spazzano via la neve fresca creando vere e proprie nubi. Fermandoci solo ai vari crepacci per fare un po’ di foto, tiriamo dritto verso il parcheggio, dove arrivo alle 10e30. Avventura finita, conquista delle cime rinviata. Ma grazie a tutti per le risate Qui racconto: http://andreaintrip.blogspot.it/2012/07/tutta-barre-des-ecrinsma-nella-bufera.html Qui foto: https://plus.google.com/u/0/photos/103130992103249740937/albums/5764018481922676449 |
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