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   Vajo Bianco, 14/01/2012
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Onicer  pelle2005   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Rifugio Campogrosso  (1457 m)
Quota attacco  1300 m
Quota arrivo  2100 m
Dislivello della via  900 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 50° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  intermedio nessuno
Attrezzatura consigliata  NdA, buona presa sui mughi
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Accesso:
A4 uscita Montecchio, seguire indicazioni Valdagno e poi Recoaro Terme. Entrare nel paese e seguire per Campogrosso. In inverno (quando c è neve) la strada è tipicamente percorribile fino al Rifugio la Guardia, da dove poi o si sale a Campogrosso per la strada, oppure sul sentiero 151.

Descrizione via:
Abbiamo deciso, nella speranza di neve, di seguire inizialmente la strada che porta a Malga Siebe, quindi in discesa iniziale. Arrivati al secondo ponte (1290m) inizia la salita dentro la parte bassa del vajo dei colori: son passati 40minuti e sono le 9 del mattino.
Oggi la neve non era tanta, copre solo in parte i massi, e spesso occorre uscire dal vajo per poter superare certi tratti. Infatti dopo 20minuti dall'ingresso nel vaio appare il primo intoppo, un muro di roccia di 6-7m obbliga a salire un canalino sulla destra e poi a traversare per tornare nel vaio. Dopo altri 40 minuti il secondo intoppo, altro muro di roccia che scegliamo di aggirare sulla sinistra salendo tra mughi, alberi e sterpaglie. Saliamo per 20 30m e poi traversando verso destra sempre in mezzo alla vegetazione ci riportiamo nel vaio.
Alle 10e20 incrociamo il sentiero 158, verso quota 1525.
Alternativa alla nostra decisione di percorrere il vaio dei colori fino dalla base, è quello di iniziarlo appunto dall'incrocio col sentiero 158. In questo caso, partendo da Campogrosso, si può imboccare il 157 e percorrerlo fino al Boale dei fondi, dove poi si prende il 158 passando per la tipica e riconoscibile sella dei Cotorni.
Nel caso non si riesca ad arrivare in auto fino a Campogrosso, allora parcheggiando al Rifugio La Guardia si può prendere il 151 che tagliando i tornanti porta a Campogrosso, oppure imboccare poco prima del rifugio il 143 e poi il 143A che porta al Passo delle Buse Scure: da qui ci si trova sul 157.
All'incorcio col 158 siamo ancora dentro il Vajo dei Colori. Saliamo e dopo poco, circa una 20ina di minuti si arriva al bivio (1620m) tra il Vajo attuale, che piega a sinistra, e il Vajo Bianco che parte dritto con buona pendenza. Imbocchiamo quindi il Vajo Bianco, e dopo poco si prosegue a sinistra (1760m), evitando a destra il Vajo dei Camosci. Il Vajo Bianco presenta subito tratti incassati nelle rocce che ci sovrastano. Alle 11 incontriamo il caratteristico passaggio del Vajo Binaco: sulla sinistra un masso di 5m incastrato che crea una fessura sulla sua sinistra e un'altra leggermente strapiombante sulla destra. Con buon innevamento questo masso è coperto e diventa solo un tratto un po' ripido, senza neve diventa un bell'ostacolo da superare (valutato IV da Bellò, mi pare ottimista). Valutiamo che la salita di li non sia meglio che tirare dritto su una parete di roccia e mughi davanti a noi. Il primi metri del masso non offrono appoggi per nulla. Saliamo quindi dritti, ma qui la neve è davvero farinosa, i ramponi non riescono a mordere nulla e non resta che affidarsi ai mughi. Saliamo una decina di metri, finchè è possibile traversare a sinistra (sempre aggrappati ai mughi) e scendere per tornare dentro il Vajo. Questa tratto, le valutazioni su masso o parete di mughi e la salita stessa ci fanno perdere tempo, una mezzora.
Dopo una ventina di minuti che siamo tornati nel Vajo, un bivio: prendiamo a sinistra, ma dopo una 20ina di minuti pieghiamo a destra scendendo un 15 20 m per tornare nel Vajo Bianco. Al bivio precedente avremmo fatto meglio a prendere a destra: crediamo di essere finiti nel Vajo Nascosto, e di essere scesi per tornare nel Bianco.
A questo punto (circa 1940, ore 12e10), l'uscita ancora non si vede, ma si intuisce non essere lontana, e il Vajo man mano si allarga (finora ervamo sempre stati in 3-5m di larghezza). Saliamo su pendenza regolare (non ci molla mai) e neve dura, con alla nostra destra il Dossone e il Molare. In questo tratto inizia a scendere qualche piccolo sasso, prestare attenzione. Non scorgendo altra possibilità di uscita, piego verso sinistra, dove alle 12e40 usciamo alla Bocchetta del Capitello (2100m) con la Madonnina sul sasso a destra (salendo). L'uscita cala bruscamente di pendenza. La guida parla di possibilità di uscita anche a destra (pendenze maggiori e cornici), ma forse lo scarso innevamento non la rende visibile).

Rientro:
Dalla Bocchetta del Capitello scendiamo sul 157 verso Bocchetta Mosca (2029), e poi sul 109 verso Bocchetta dei Fondi. Si potrebbe proseguire sul 157 anche, ma avendolo percorso settimana scorsa so che si tratta di una cengia ben più stretta e scoscesa. Risaliamo verso Bocchetta dei Fondi (2040) dove arriviamo alle 13e10. Pausa rifocillo. Si riparte scendendo nel ripido (40°) Boale dei Fondi. Dopo poco si potrebbe andare verso sinistra e prendere la discesa più larga (percorso che prendono tipicamente gli scialpinisti), ma noi andiamo giù dritti. In sostanza si percorre il 157, che dopo piega a destra passando in costa sotto il pra degli Angeli, va sul crinale, e poi finisce a Campogrosso. Ore 14e40.

Note:
abbiamo valutato di non legarci viste le condizioni e la difficoltà dell'itinerario.
Si tratta comunque di un percorso da non sottovalutare in caso di condizioni di innevamento non ottimali (vedi i vari intoppi incontrati e che abbiamo aggirato), e da valutare in caso di pericolo valanghe visto che la parte alta è molto larga. L'orientamento in mezzo a tutti questi Vaji potrebbe rendere difficoltoso decidere se girare a destra o sinistra: utile un altimetro e buona cartina.
Certo sarebbe bello partire da dove siamo partiti noi, ma è difficile trovarlo pieno di neve fino dalla parte bassa.

per altre foto seguire il link (http://andreaintrip.blogspot.com/2012/01/vajo-bianco-feeling-coi-mughi.html), e alla fine del post l'altro link
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