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   Grignone, canalone Ovest, 19/12/2007
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Onicer  LorenzOrobico   
Regione  Lombardia
Partenza  Sonvico  (400 m)
Quota attacco  2000 m
Quota arrivo  2050 m
Dislivello della via  350 m
Difficoltà  AD- ( pendenza 50° / II in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  Brioschi in vetta
Attrezzatura consigliata  1 o 2 piccozze tecniche, ramponi, eventualmente una corda da 30m
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Buono
Commento Ci troviamo ben presto al Bione e ci dirigiamo alla volta del Grignone da Sonvico. Percorriamo il sentiero 15 alla luce delle frontali e ben presto il rumore della superstrada si affievolisce e lascia spazio a quello delle foglie secche che si muovono al nostro passaggio. Quando usciamo dal bosco albeggia e in breve siamo al Bietti, dove ammiriamo un'alba spettacolare sul Monte Rosa e i giganti del Vallese. Dal rifugio seguiamo il sentiero del Caminetto su neve croccante. dopo circa 100m di dislivello lo abbandoniamo e procediamo a sinistra su pendii e cenge fino alla base del canalone, che scende diritto dal Brioschi.
Il canale è in perfette condizioni, neve polistyrene come dicono i francesi, cigola sotto i ramponi. Qualche breve risalto più ripido con ottimo ghiaccio e neve pressata aggiunge solo divertimento ad un percorso classico e lineare senza particolari ostacoli (foto 1: Fabrizio in una strettoia).

Usciamo direttamente alla terrazza del Brioschi che ci accoglie con il classico panorama a 360°, oggi particolarmente limpido. Qui ci concediamo una piacevole sosta sulla panca con la pianura padana sotto ai nostri piedi (foto 2).

Dalla vetta ammiriamo i giochi di luce-ombra della cresta di Piancaformia, è decisamente troppo bella per non concederci anche noi un giro su questo percorso spettacolare con un fantastico panorama sul lago di Como. Scendiamo quindi per la cresta (foto 3), anch'essa in eccellenti condizioni, fino alla Bocchetta di Prada. Da qui lungo traverso con qualche risalita per riportarci al Bietti, dove ci aspetta la lunga discesa verso Sonvico, allietata da alcuni bellissimi alpeggi (Era) dominati dalla mole del Sasso Cavallo. Ci racconterà una sciura del posto ultraottantenne di come da Era tutti i giorni i suoi fratelli scendessero a Mandello con gli zoccoli di legno a procurarsi da mangiare. Ci saluterà gioiosa della giornata di sole ricordandoci che essere giovani è bello, di godersi la vita e che "Chi si ferma è perduto". Senza farcelo dire due volte ci fiondiamo a farci una birra!!

Con Fabrizio Righetti.
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