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   Via Nautilius - Sergent (Valle dell'Orco), 10/11/2024
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Onicer  merenderos   
Regione  Piemonte
Partenza  Ceresole Reale - Camping la Peschera (1440m)
Quota attacco  1550 m
Quota arrivo  1760 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  TD / VII- ( VI obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Camping la peschera
Attrezzatura consigliata  n.d.arrampicata. Indispensabili friends (fino al 3 bd) e nut
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Via davvero da ripetere! Sono presenti davvero poche protezioni, ma la via è comunque sempre ben proteggibile. Anche il tiro del camino in realtà presenta dopo 4/5 metri un masso incastrato in cui è possibile proteggersi. Arrampicata in alcuni tiri molto verticale su ottimo granito. Davvero particolare il tiro del camino (aggirabile su fessura strapiombante chiodata).Gradi assolutamente da non sottovalutare, specialmente per chi non è abituato ad arrampicare su questa tipologia di roccia e di vie.
Soste ottime a spit o su albero.
Si arriva al parcheggio la peschiera dove si parcheggia. Da qui si prosegue sulla strada che entra in una cava. Poco dopo la casetta sulla sinistra si segue una traccia (in prossimità di una placchetta rocciosa che scende fino alla strada). Si segue la traccia che porta ad un ghiaione segnalato da ometti. In breve si arriva a ridosso della parete. Si prosegue a mezzacosta per qualche decina di metri dove si trova l’attacca in prossimità di una grande lama appoggiata alla parete. Ben visibile la fessura ad ‘S’ del primo tiro (15 min)
L1: Salire e prendere la lama che si segue con bell’arrampicata verticale e continua. Si esce da questa con passaggio non semplice e si giunge al terrazzino di sosta (20m, V+)
L2: Salire per blocchi ed andare a prendere il diedro fessurato leggermente a destra solcato da una fessura. Lo si segue interamente fino ad uscire alla sosta (30m, V)
L3: Traverso delicato di 3 metri verso sinistra fino alla larga fessura, nella quale ci si lascia cadere all’interno. Si cammina qualche metro fino a dei massi appoggiati a terra sul fondo del camino dove si sosta (15m, V). Possibile concatenarlo al tiro precedente allungando la rinviata della sosta.
L4: Salire il camino leggermente a sinistra dei sovrastanti massi incastrati. Superarli entrambi e poi proseguire in leggera discesa su cengetta verso l’ingresso della fessura. Ci si sporge, e con delicato ribaltamento si sale la placca sulla sinistra (viso a valle). La si segue superando una sosta intermedia. Si prosegue su alcune balze arrivando così all’evidente albero dove si sosta (40m, V).
L5: Trasferimento: Salire qualche metro sulla cengia e poi iniziare a traversare verso destra per una cinquantina di metri. Si superano dei sassi e poi sulla sinistra si sale una piccola rampetta che porta ad un alberello dove si sosta (70m, I)
L6: Attaccare lo strapiombino con passo di forza e poco proteggibile. Continuare per diedri e lame e poi traversare a sinistra salendo una placchetta con bella fessurina sulla destra. Entrare poi in una sorta di piccolo diedro camino di pochi metri, oltre il quale si trova la sosta (proprio sotto al diedro della lunghezza successiva) (35m, V+)
L7: tiro chiave: Salire andando a prendere la fessura del diedro che si segue fino all’altezza dell’ albero ben visibile sulla sinistra. Si traversa a quest’ultimo e poi si sale in verticale la larga fessura per 5metri. Si traversa a sinistra per un paio di metri raggiungendo la sosta a sinistra di un pilastrino (30m, VII-)
L8: Salire un metro e poi con passo delicato superare lo spigolo arrotondato sulla destra, entrando nel diedrino fessurato dove poco sopra è ben visibile un cordone. Rinviarlo e poi usciti traversare a sinistra. Da qui salire sempre obliquando verso sinistra per rocce più facili in direzione di un grande larice nei pressi del quale si trova la sosta a spit (30m, V). Da qui con un ultimo tiro è possibile arrivare in cima alla struttura (soluzione non verificata)
DISCESA: Da S8 con una calata da 30 metri (stando a sinistra del larice (viso a valle)), si arriva ad una sosta a spit con anello (qualche metro a destra di S7). Da qui con una doppia di 50 metri nel vuoto si arriva alla cengia. Ripercorrere la traccia sulla cengia, e prima di scendere sulla sinistra verso l’albero di sosta (S5), si vede sulla destra una sosta a spit a precipizio su un grande canyon (sosta della via elisir d’incastro). Da qui con una doppia di 45 metri si arriva al ben visibile sentiero sottostante. Si segue ora la traccia in discesa, e poi si traversa verso sinistra ritornando alla base della via. Dalla cengia è possibile anche scendere in doppia lungo la via (soluzione non verificata)
Foto1: L1
Foto2: L4
Foto3: L7
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