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   Via Dallago/Menardi, monte Gusèla, 26/08/2024
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Onicer  Orobicando   
Regione  Veneto
Partenza  Passo Giau (2236m)
Quota attacco  2346 m
Quota arrivo  2596 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  AD / V ( V obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Rifugio Giau
Attrezzatura consigliata  Nda. In via pochissimi chiodi, necessari serie completa di friend e dadi.
Eventualmente martello e qualche chiodo per sicurezza (soste attrezzate)
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Le previsioni per oggi danno tempo instabile e forti temporali nel primo pomeriggio, quindi le 5 torri sarebbero il luogo adatto sia per l'avvicinamento inesistente, sia per l'ampia scelta di vie brevi. Peccato che la strada che porta al rifugio sia chiusa in agosto (prima navetta alle 9.30!).

Troviamo un'alternativa nel monte gusèla parte del gruppo del nuvolau. Lasciamo l'auto al passo Giau sul quale incombe la bella parete.
Si segue il sentiero gradinato fino a una zona di grossi massi, superata la quale si sale verso destra per ghiaione fino alla base della prima fascia rocciosa.
Proseguire ora verso destra per vaga traccia fino a trovare un canalino erboso che solca la fascia di rocce verso sinistra.
Salirlo e poi alzarsi per prato ripido in obliquo verso sinistra rimontando il dosso erboso; l'attacco si trova pochi metri più in basso sulla sinistra di un grosso masso (cordoni, omino e lettere incise).

L1: salire il diedro e proseguire poi a sinistra in obliquo sino a raggiungere un terrazzino dove si trova la sosta (golfaro+fix+chiodo).
25 Mt., IV. (possibile concatenare con L2)

L2: traversare a sinistra e risalire una lama (esposto). Proseguire sfruttando una larga fessura sino a raggiungere una nicchia dove si trova la sosta (2 ch). 15 Mt., V, III+, 2 ch (uno un po' in basso)

L3: aggirare lo strapiombo passando a sinistra dello spigolo, rientrando subito dopo nel diedro a destra. Risalirlo fino a una sezione di rocce gialle e instabili, dove si esce a sinistra. Proseguire poi verticalmente per facile placca lavorata sino alla sosta posta quasi sulla verticale della precedente (2 chiodi+cordone). 45 Mt., IV-. Possibile sosta alternativa su chiodo e clessidra alla base del diedro giallo, 10m a sinistra della sosta su chiodi.

Qui un breve scroscio di acqua e grandine blocca la nostra salita (e sono solo le 11.30). Il rumore di tuoni nemmeno troppo lontani i il cielo nuvoloso ci convincono a scendere.
Con una calata di 50m (occhio al pendolo, abbiamo rinforzato la sosta con cordino su spuntone) arriviamo alla S1, da qui con una seconda calata alla base.

Prendiamo altri 5 min di pioggerella scendendo verso l'auto e poi come per magia esce di nuovo un sole beffardo!
La parete è asciutta, ma a noi non resta che tornare a casa.

Con Carlo
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