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Via Alalazo + via del Bafo - Roda del Canal (Tessari), 30/10/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | merenderos |
Regione | Veneto |
Partenza | Tessari (150m) |
Quota attacco | 150 m |
Quota arrivo | 250 m |
Dislivello | 100 m |
Difficoltà | D- / 6a ( 5b obbl. ) |
Esposizione | Est |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | N.d.arrampicata Dadi e friend inutili |
Itinerari collegati | Roda del Canal (250m), Via del Bafo |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Roda del Canal è una piccola parete a sinistra del trapezio di Tessari, dove recentemente sono nate diverse brevi e divertenti linee di salita. Le vie sono generalmente ben protette a spit e cordoni. Soste su due spit da collegare. La roccia in via è sempre più che buona. Ottimo per le mezze giornate visto che si parcheggia praticamente sotto la parete, e le vie sono al max di 5 o 6 tiri. Unico lato negativo la vicinanza dell’autostrada che rovina un po’ l’ambiente.
Per entrare a Tessari si supera il ponte sul canale Biffis, e si parcheggia subito dopo sulla sinistra. Da qui la parete è già visbile sulla sinistra. Si va verso sinistra costeggiando il fiume, e poi ci si porta a destra verso la parete attraversando i vigneti. Le via Alalazo è una delle prime, mentre per la via del Bafo bisogna avanzare ancora un centinaio di metri lungo la parete (scritte alla base). Via ALALAZO (5c/5b-A0) L1: Dalla base salire per placchetta. Dopo il primo spit doppiare lo spigolino verso sinistra (spit) e poi proseguire in verticale fino alla sosta (25m,4b) L2: la via sale obliquando verso destra su placche lavorate fino alla sosta (25m,4b). E’ possibile anche salire lungo gli spit a sinistra con difficoltà analoghe. L3: Salire sempre in verticale su placche lavorate fino al boschetto dove si sosta su albero (25m,4c). Anche qui ci sono due linee di spit parallele con difficoltà analoghe. Possibile concatenare L2 con L3. L4: Salire sulla parete verticale ma ben appigliata. Rimontare la leggera pancia ed uscire su placca più appoggiata. Continuare in verticale su placca lavorata fino alla sosta a ridosso del bosco (40m, 5c) VIA DEL BAFO (6a/5b-A0) L1: Salire in verticale fino al secondo spit dove si traversa verso sinistra con passo delicato. Qui salire superando un diedrino verticale e fessurato fino alla sosta (25m,6a) L2: Traversare verso sinistra su placca lavorata. Poi in verticale su buone prese, fino ad una placchetta che si supera aiutandosi con la piccola fessura sulla sinistra. Sosta scomoda (20m, 5c) L3: Traversare verso destra seguendo una vena, fino ad un delicato passo in discesa. Si continua a traversare fino alla sosta con passi delicati (20m, 6a) L4: Salire in verticale il diedro, e poi per terreno più semplice fino ad un boschetto che porta alla base dell’ultima placca. Sosta su albero (30m, 5a) L5: Salire la placca lavorata a rigole fino al bosco sommitale dove si sosta su pianta (30m, 5a) DISCESA: Dall’uscita delle vie bisogna portarsi verso destra traversando a mezzacosta per traccia, fino a reperire il sentiero che sale verso il forte (visibile in alto a sinistra all’uscita dalle vie). Questo sentiero continua a traversare e con un giro più lungo riporta al parcheggio. E’ possibile però scendere direttamente per un ripido sentiero (bolli rossi) verso destra, che diviene via via più sassoso, e che riporta ai vigneti alla base della parete (15 min) Foto1: La partenza di L2 (via del Bafo) Foto2: La placchetta finale di L2 (via del Bafo) Foto3: il traverso di L3 (via del Bafo) |
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