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   Via Spigolo Vinci- Pizzo Cengalo, 19/09/2020
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Onicer  merenderos   
Regione  Lombardia
Partenza  Bagni di Masino (Val Masino) (1178m)
Quota attacco  2980 m
Quota arrivo  3200 m
Dislivello  220 m
Difficoltà  TD- / VI ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Gianetti
Attrezzatura consigliata  N.d.arrampicata, serie completa di dadi e friends indispensabili
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Grande classica della valle. Belli e molto impegnativi i 3 tiri chiave della via. A parte il tiro del diedro nero molto ben protetto a chiodi negli altri bisogna integrare i pochi chiodi presenti. Soste buone su chiodi e spuntoni.
Dai bagni di Masino si segue il sentiero ben segnato che porta al Rifugio Gianetti (3-3,30h). Da qui si segue per un centinaio di metri il sentiero a destra del rifugio, fino a trovare una scritta rossa con freccia con l’indicazione Cengalo, che invita a salire in direzione dello spigolo. Si seguono i numerosi ometti, tra erba e sfasciumi, lasciandosi sulla destra delle grandi placche appoggiate. Si sale in direzione delle più verticali placche sovrastanti, fino a reperire un canale-intaglio, che sale da sinistra verso destra. Salendolo si superano le placche e si esce
vicino alla parete. Salire adesso in verticale costeggiando la parete fino a trovare il canale del primo tiro (grosso ometto e grosso masso incastrato in alto) (1,15-1,30 dal Rifugio).
L1: Se si sale partendo dall’ ometto (lato sinistro del canale) non si riesce con un unico tiro ad arrivare all’ intaglio dopo il masso incastrato. Conviene salire le prime facili balze fino ad un buon pianoro dove allestire una sosta su spontone (25m, III)
L2: Salire sempre in verticale nel canale fino a portarsi sotto al masso incastrato che si supera sulla sinistra, uscendo così alla sosta su 2 chiodi (40m, III, 1 ch). E’ possibile, partendo dalla rampa sfasciumosa sulla destra, arrivare all’ intaglio di sosta con un unico tiro.
L3: Salire superando delle placche verticali fessurate fino allo spigolo. Continuare su di esso fino ad un cordone su masso dove si sosta (35m, IV, 2 ch)
L4: Salire in verticale e poi continuare sullo spigolo superando diversi piccoli torrioni stando sul lato ovest. Arrivare fino alla base di salto di roccia giallo liscio (schiena di mulo), dove si sosta su chiodo e spuntone (70m, IV). Questo tiro può essere diviso in due o tre tiri più corti attrezzando le soste lungo lo spigolo.
L5: Salire la placca stando sullo spigolo. Uscire sulla destra, e poi salire seguendo la fessura in verticale. Quando finisce seguire lo spigolo e la placca sulla sinistra per qualche metro fino ad un pulpito dove si sosta (30m, VI, 5 ch)
L6: Traversare a sinistra su roccia particolarmente lavorata per qualche metro e poi salire in direzione di una sosta con due chiodi. Da qui salire in verticale per una sorta di diedro fessurato faticoso (ch e cuneo di legno). Salire fino allo spigolo orizzontale superiore dove si trova una sosta su cordone (35m, IV+, 3 ch)
L7: Scendere a sinistra seguendo lo spigolo, e poi l’intaglio contro la parete, fino ad una cengetta alla base del diedro nero (15m, IV). E’ possibile accorpare questi due tiri allungando le protezioni.
L8: Salire in verticale il diedro nero seguendo i chiodi. Superare delle lame verticale e poi salire ancora qualche metro verso sinistra. Obliquare verso destra per rocce più semplici fino alla cresta dove si trova la sosta (40m, V+, 8 ch)
L9: Continuare sullo spigolo fino alla base di una parete gialla incisa da una bella fessura. Sosta su 3 ch nella fessura (15m, III)
L10: Salire la fessura faticosa i primi metri fino al suo termine. Uscire sulla sinistra al suo termine e proseguire qualche metro fino alla sosta (25m, V+, 2ch)
L11: Spostarsi leggermente a sinistra e poi salire in verticale sfruttando la successione di lame verticali fino ad una sosta posta sotto un tetto a lame. Da qui aggirare il tetto sulla destra (ch con anello). Continuare in verticale superando una vecchia sosta, e poi portarsi verso sinistra fino alla sosta (55m, IV+, 2 ch + 2 soste intermedie). La sosta sotto al tetto su 3 chiodi è buona se si vuole spezzare il tiro.
L12: Salire la bella placca/spigolo molto lavorata fino alla sua sommità. Proseguire poi lungo lo spigolo per una decina di metri fino ad un intaglio dove si trova la sosta su grosso spuntone.
DISCESA: In doppia lungo la via Carosello. Le soste di calata sono tutte su 2 spit collegati da cordino e maglia rapida.
C1: Dalla sosta finale calarsi per 25 m fino alla sosta successiva sulla placca sottostante.
C2: calata verticale di 40 m
C3: calata verticale di 40 m
C4: calata verticale di 40 m arrivando alla grossa cengia mediana. Qui c’ è un grosso ometto appena sotto il quale si trova la sosta per la calata successiva.
C5: calata di 35 mi ignorando la sosta intermedia
C6: calata di 45 m ignorando due soste su chiodi a pressione
C7: calata di 45 m fino alla base
Da qui a ritroso per il sentiero fatto all’ andata

Foto 1: Lo spigolo visto dal rifugio
Foto 2: l’attacco da sinistra (a destra la rampa dietritica)
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