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   Via Oppio/Colnaghi-Pizzo d'Uccello (Apuane), 09/08/2020
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Onicer  merenderos   
Regione  Altro
Partenza  Rifugio Donegani-Minucciano (LU) (1150m)
Quota attacco  1125 m
Quota arrivo  1781 m
Dislivello  650 m
Difficoltà  TD / V+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Nord
Rifugio di appoggio  Rif Donegani
Attrezzatura consigliata  N.d.arrampicata, dadi e friends, martello qualche chiodo, guanti da ferrata
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Grande via di soddisfazione su una delle pareti più imponenti delle apuane. La via corre in prevalenza all'interno di lunghi camini con arrampicata d'opposizione e sostituzione. La via rimane in ombra tutto il giorno. In via sono presenti solo i vecchi chiodi che comunque sono ben disposti dove servono. Si integra bene con dadi e friends. Le soste sono tutte utilizzabili (magari da rinforzare o ribattere). Ce ne sono diverse in via ma se trovate quelle con gli spit smartellati siete su quelle originali della via.
Si arriva al rifugio Donegani dove si parcheggia. Si prosegue a piedi superando una sbarra e poi un tornante verso sinistra. Dopo qualche decina di metri, sulla destra nel bosco, sale il sentiero 187 che si segue per mezz'ora arrivando alla cresta sommitale. Da qui parte la ferrata, sul versante opposto,che scende alla base delle parete nord (Consigliati vivamente i guanti). Si discende tutta la lunga ferrata e poi si prosegue verso sinistra su sentiero in direzione della parete. Si risale il ghiaione in direzione della parete dove si vedono due tetti triangolari. Bisogna superare il primo e salire fino a poco prima del secondo tetto triangolare nero. Qui attacca la via (chiodo con cordone alla base) (1,30-2h)
L1: salire in direzione del primo chiodo, e dopo averlo rinviato aggirare lo spigolo verso destra con passo delicato. Salire per rocce piu semplici, superare un diedrino, ed arrivare ad terrazzino dietritico con delle placche sulla sinistra. Traversare sulle placche aiutandosi con la fessura nella parte alta (ch nascosto), e poi salire qualche metro in verticale fino alla sosta su due chiodi cordonati (45m, IV+, 3 ch)
L2: salire per rampa verso destra su facili rocce fino alla base di un grosso diedro dove si sosta su 2 ch (30m, III)
L3: salire il diedrino a sinistra della sosta e poi continuare per rampa erbosa sempre obliquando verso sinistra. Salire una parerina verso destra che riporta contro la parete. Continuare su facile rampa fino ad un alberello dove si sosta (55m, III, 1ch)
L4: salire ancora seguendo la rampa per facili placchette fino a raggiungere un piccolo gendarme già visibile dalla sosta. Superarlo stando nella fessura contro la parete oppure dal lato sinistro. Appena sopra si trova la sosta su 2 ch (45m, IV+,3 ch)
L5: si traversa a sinistra e si supera un saltino verticale. Poi si prosegue per qualche metro obliquando verso sinistra.Si sale poi in verticale nel canale, fino a quando questo si stringe. Sulla destra nascosti, prima di un saltino verticale, si trovano i due ch di sosta (45m,III+,2ch)
L6: salire in verticale nel camino, poi si prosegue sulle rocce appena a destra del canale senza percorso obbligato fino alla base del camino successivo (55m,IV,2ch)
L7: salire il difficile camino e poi proseguire verso sinistra fino alla terrazza dietritica con la scritta 'lotta continua' dove si sosta su 2 ch (50m,IV+,6 ch)
L8: salire il verticale camino di destra e una volta usciti salire in verticale verso sinistra (2 ch) superando uno strapiombino. Continuare in verticale verso sinistra, e dopo aver superato una lama, si arriva su un piccolo terrazzino dove si sosta su due chiodi orizzontali molto distanti tra loro (50m,V,7ch)
L9: salire nel camino e quando diventa strapiombante si esce con passo difficile sulla parete di destra (ch). Si prosegue poi per rocce più facili fino alla sosta su 2 ch (45m,V+, 4 ch)
L10: salire obliquando verso sinistra senza percorso obbligato. Da qui salire la fessura arrivando in cima al pilastrino, oppure aggirare la fessura verso sinistra arrivando oltre la cima del pilastrino. Non fermarsi sulla cima del pilastrino, ma continuare quasi in piano fino alla parete successiva dove si sosta su chiodo e spuntone (60m,III+,2 ch).
L11: traversare a destra fino al chiodo. Da qui salire in verticale fino a superare la scritta 'potere alle masse'. Proseguire su terreno a tratti erboso fino alla sosta alla base di una parete verticale. Sosta su due chiodi distanti con cordone (60m, IV,2 ch)
L12: salire la parete sulla destra verticale ma ben appigliata. Traversare poi verso sinistra e rientrare nel diedro. Salirlo con difficoltà sostenuta per una trentina di metri, fino alla sosta scomoda su 3 chiodi distanti (2 in verticale più uno nuovo lasciato da noi sulla destra) (50m,V+,8ch)
L13: salire per facile rampa e poi obliquare verso sinistra fino alla sosta su 2 ch (30m,III, 2 ch)
L14: salire nel canale camino superando un primo salto poi continuare nel camino verso destra che diventa più verticale fino alla sosta (40m,IV, 3 ch)
L15: continuare nel diedro camino fino alla sosta su 2 ch su placchetta appoggiata (40m,IV+,5 ch)
L16: proseguire nel camino fino a quando si chiude e diventa strapiombante. Rinviare il chiodo appena sopra e poi con passo difficile uscire sulla parete di sinistra. Continuare nel camino fino alla sosta (35m,V+,4 ch)
L17: proseguire nel camino con arrampicata sostenuta fino alla sosta su 2 ch (40m,IV+,3ch)
L18: continuare in verticale nel camino e poi uscire verso destra su terreno più semplice fino ad una selletta sopra il secondo pilastrino. Sosta su 3 ch con cordone (40m, IV, 2 ch)
L19: salire in verticale su roccia lavorata ma compatta. Dopo una ventina di metri traversare a destra con passo delicato e salire il diedro canale. Poco prima di uscire sosta scomoda su 2 chiodi sulla sinistra.
L20: uscire dal diedro e poi salire le placchette verso destra fino ad uscire a pochi metri dalla vetta dove si sosta (40m, III, 2 ch)
DISCESA: dalla sosta camminare verso sinistra fino alla croce di vetta. Da qui seguire gli ometti che scendono per ripido sentiero sul versante opposto a quello di salita. Si segue la via normale fino alla foce di giovo, e poi si scende a sinistra seguendo le indicazioni per il rifugio Donegani, che si raggiunge passando attraverso le cave di marmo (1,30h)
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