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   grandine e sventura sullo spigolo sud, 19/06/2006
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Onicer  oscarrampica   
Regione  Lombardia
Partenza  Passo della Presolana (1250m)
Quota attacco  2150 m
Quota arrivo  2270 m
Dislivello  120 m
Difficoltà  AD+ / V- ( V- obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Baita Cassinelli
Attrezzatura consigliata  Due mezze corde da 50m, 8/10 rinvii, qualche friend e cordino per integrare
Itinerari collegati  Pizzo della Presolana Centrale (2270m), Spigolo Longo
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Quasi freschi del corso di roccia che abbiamo fatto insieme in Primavera, io e Giacomo due giorni dopo il Ferragosto, nell’anno 1998, partiamo da Pandino per la nostra prima via su roccia. La scelta è caduta su una montagna simbolo per tutti noi alpinisti padani, vale a dire la Presolana,visibile anche dal nostro paesello nelle giornate più belle e luminose. Chiaramente optiamo per la classica via Longo che percorre la famosa prua dello spigolo sud. Alle 7.30 siamo al passo e giacomo parte ad un ritmo forsennato. Fatico a stargli dietro ed ogni tanto si deve fermare un poco ad aspettarmi. Alle 8 siamo già alla Malga Cassinelli e alle 9 all’attacco della via. Nel frattempo, come sempre(direi col senno di poi) il tempo si è già rannuvolato. Mentre ci prepariamo a partire guardiamo due altri alpinisti(loro veri) che stanno andando vs l’attacco di Panico Salamico. Giacomo parte e sale rapido al terrazzino che segna l’inizio del vero e proprio spigolo. Inizia a recuperarmi e poco dopo entrambi siamo attirati da un urlo e vediamo uno dei due alpinisti ruzzolare a valle sul probabile zoccolo d’attacco della loro via..intanto io arrivo alla placchetta di terzo grado e comincio a ravanare per passare anche intimorito dal tempo che si è fatto più minaccioso e rombante. La mia indecisione prende il sopravvento quando inizia a piovere e subito dopo a grandinare furiosamente. Giacomo si offre di calarmi all’inizio del tiro,mentre mi preparo estraggo la borraccia per bere un poco e anche calmarmi , ma mi sfugge dopo aver bevuto e la vedo rimbalzare tintinnando sulle rocce sottostanti. Scopro l’effetto della forza di gravità sui corpi per la seconda volta in pochi minuti. Poi Giac recuperata la corda si cala in doppia a sua volta e in due calate(di cui una su un chiodo piuttosto precario) mi raggiunge. Il compagno dell’ iinfortunato ci dice che respira, ma che ha bisogno dell’elicottero per essere evacuato e se riusciamo a chiamarlo noi. Io non ho cell. e quello di Giacomo era bagnato dalla tempesta e allora gli gridiamo che lo faremo dal bivacco clusone dove c’è la colonnina dell’SOS. Chiamato il soccorso, vediamo l’elicottero cominciare a cercare di atterrare per via della pioggia e delle fitte nebbie e noi mesti mesti sotto la pioggia battente prendiamo la via della valle. Torniamo scornati dalla nostra prima avventura alpinistica, prodromo di una cordata che non raccoglierà neanche in futuro quello che avrebbe meritato. Anche questa via su cui ci ripromettemmo di tornare, non la faremo mai insieme. Peccato. Poi verso valle la furia del temporale si attenua e torna a splendere il sole…ma ormai è troppo tardi. Meglio pensare che fra un mese mi sposo.
Foto 1 il primo tiro foto2 lo spigolo sud
Foto 3 Presolana e percorso
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