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Pointe du Giegn, Diedro Vernet, 20/08/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Zeno |
Regione | Francia |
Partenza | Lago del Claus (2380m) |
Quota attacco | 2550 m |
Quota arrivo | 2888 m |
Dislivello | 289 m |
Difficoltà | D / IV+ ( IV obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Questa |
Attrezzatura consigliata | Normale attrezzatura da arrampicata classica su roccia. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Ascoltiamo i consigli del rifugista del Rifugio Questa che ci manda a scalare sulla Parete Sud-Ovest della Pointe du Giegn.
Si tratta di un allineamento di sei cime che sfiorano i 2900 metri di quota situate interamente in territorio francese. L’avvicinamento più veloce è tuttavia quello dal versante italiano che richiede comunque 2 ore e mezza dal rifugio (inutile dire che non abbiamo incontrato nessuno per tutto il giorno). Marta, Rachele ed io percorriamo il Diedro Vernet che è la prima via aperta sulla parete e riserva un’arrampicata assolutamente estetica ed emozionante (una tra le vie più belle che ho mai percorso su queste difficoltà). Luca, Maria e Sofia salgono invece la via Charignon che parte in comune con il nostro itinerario ma prosegue più a destra con difficoltà più sostenute e approccio moderno. Entrambe le vie son ben attrezzate a spit piuttosti distanti che richiedono padronanza delle difficoltà ed un po’ di intuito per individuare il percorso corretto. Ci godiamo la scalata resa ancora più gioiosa dagli sporadici tratti in cui vediamo e sentiamo i nostri compagni sulla via adiacente. Bruscamente il “plaisir” è interrotto da una violenta grandinata che ci sorprende nei pressi della vetta e ribadisce il carattere severo di queste montagne. Tuttavia quando siamo sul sentiero del rientro ritorna il sole ed insieme ad esso il desiderio di tornare in futuro a scalare sul magnifico granito di queste pareti. Mòla mia, leù! |
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