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   Via Schildkrote (Tartaruga)-Albigna, 13/10/2018
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Onicer  merenderos   
Regione  Svizzera
Partenza  Pranzaira (1200m) (2100m)
Quota attacco  2300 m
Quota arrivo  2700 m
Dislivello  400 m
Difficoltà  D / 6a+ ( 6a obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  Capanna Albigna (2336)
Attrezzatura consigliata  N.d.arrampicata, 2 mezze da 60, casco, 12 rinvii, friend e dadi utili
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Via davvero molto bella direttamente a picco sul lago di Albigna. Si sviluppa per 600 m e 13 tiri tutti molto interessanti. L’arrampicata è prevalentemente di placca, ma non mancano tiri tecnici su fessure e strapiombini. La via è spittata (non da falesia), per cui qualche protezione può essere utile, specialmente nel decimo tiro della fessura. La roccia e le soste sono ottime.
Purtroppo abbiamo completamente sbagliato la discesa. Ci siamo calati su un cordino giallo su masso incastrato (verso il lato di salita) alla prima selletta che s’incontra in cresta sull’ ultimo tiro della via. Dopo 50 m di calata abbiamo traversato verso destra (viso a valle) e siamo ritornati alla sosta all’inizio del 12° tiro sul muro a lame. Da qui ci siamo calati con non poche difficoltà lungo la via fino alla base
SE QUALCUNO RIPETERA’ LA VIA RIMUOVA IL CORDINO GIALLO PER NON INDURRE I RIPETITORI A SCENDERE DA QUELLA PARTE !
Si arriva a Pranzaira e si parcheggia alla funivia. Al costo di 20 (a/r) si sale fino al lago di Albigna (oppure a piedi per sentiero in 1,45h). Si costeggia il lago sulla sponda destra seguendo il sentiero a bolli blu/bianchi. Dopo aver attraversato una zona sfasciumosa con delle catene si arriva alla base delle grandi placche. Si superano alcune vie con nome alla base, e si arriva all’attacco della via (grande placca con fessura che sale verso sinistra con chiodo)
L1: Si risale la placca tecnica sfruttando la fessura fino al chiodo. Abbandonarla, e portarsi in placca puntando allo spit successivo verso destra. Si continua su placca seguendo gli spit e obliquando verso sinistra, fino sotto un tettino dove c’è la sosta (6a, 45m)
L2: rimontare il muretto con un passo deciso a prendere delle lame; seguirle alzandosi e deviando man mano a dx. Al termine di esse si incrocia un tetto, traversare decisamente a dx ed individuare la sosta dietro il pilastrino (5c, 40m)
L3: Salire per lame sopra la sosta obliquando a sx. Salire fino ad un muretto dove si sosta (5b, 45m)
L4: Salire il primo muretto con passo deciso e poi salire per placca verso sinistra per 5/6 m. Poi salire dritti per placca tecnica fino alla sosta (5c, 40m)
L5: Si continua dritti per placca lavorata seguendo gli spit fino alla sosta (5b, 45m)
L6: Ancora dritti su placca (5b, 45m)
L7: ancora in placca e poi obliquando verso lo spigolo a sx (5b, 45m)
L8: partenza in placca che diviene via via più delicata. Si va leggermente a sx fino alla sosta sotto un tettino.
L9: Salire dritti un paio di metri, poi traversare stando bassi verso sinistra. Salire per facili rocce (nessuno spit) fino alla cengia erbosa alla base di una grande placca fessurata (45m, 5a)
L10: tiro molto tecnico e con spit distanti. Si sale a destra della sosta con passo delicato fino a prendere una fessura sulla destra. La si segue tutta per una decina di metri fino alla successiva placca con fessura svasa che si segue integralmente fino alla sosta (verso sinistra al suo termine) (50m, 6a)
L11: si sale in placca obliquando a sinistra. Si arriva ad una prima cengetta erbosa. Ci si sposta all’estrema sinistra delle roccette successive che si risalgono per qualche metro (spit) fino ad un'altra cengetta erbosa dove si sosta (45m, 5b)
L12: Partenza decisa per superare il primo muretto verticale, quindi si va a sinistra alla base di un muro a lame verticali e strapiombanti. Si sale seguendo gli spit. A metà si traversa un metro a sinistra su lama rovescia e si rinvia. Si sale ancora dove c’è un riposo, prima di affrontare un paio di metri strapiombanti con due spit ravvicinati. Si continua poi in verticale fino alla sosta. (6a+, 45m)
L13: Salire dritti fino ad un muretto di un paio di metri aggettante. Passo fisico e non banale per superarlo, e poi si seguono le lame di cresta fino ad una prima selletta dove si sosta (da attrezzare) (55m, 5b)
DISCESA: Noi ci siamo calati da qui verso il lato di salita con cordino, e poi da qui lungo la via (complicato e con rischio incastro corde molto alto). In realtà bisogna proseguire ancora per cresta per trovare la calata descritta dalle relazioni. In questo video forse si riesce a vedere come arrivare alle calate corrette
https://www.youtube.com/watch?v=Y90ButT4-pM

Foto1: sulla placca fessurata del 10° tiro
Foto2: Sull’11° tiro
Foto3: L’onicer Mirko impegnato sul duro muro di 6a+ del 12° tiro
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