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Sassolungo, via Normale (tentativo) , 07/10/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | luca.trovesi |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Passo Sella (2180m) |
Quota attacco | 2500 m |
Quota arrivo | 2920 m |
Dislivello | 680 m |
Difficoltà | AD / III ( III obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | Rif. Demetz (2685 m) e Biv. Giuliani (3100 m) |
Attrezzatura consigliata | Una o due corde per un totale di 50 m, qualche cordino e moschettone |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Yannick ed io partiamo alla volta del passo Sella il sabato pomeriggio da Bolzano, per salire la Pichl-Waizer al Sassolungo. Alla fine invece saliamo la via comune ma non riusciamo ad arrivare in cima. Ecco i motivi principali e momenti salienti dell'avventura:
1- Abbiamo noleggiato un'auto a Bolzano (dove io studio e dove Yannick mi ha raggiunto da Milano in Flixbus) ma non avendo una carta di credito non si è potuto fare, così ci siamo arrangiati arrivando a Selva in bus e poi facendo autostop fino al passo dove siamo però giunti ad ora tarda. 2- Ha piovuto tutto il giorno e tutta la notte (e nevicato sopra i 3000). 3- Abbiamo dormito al Passo Sella sotto gli impianti da sci chiusi, dove abbiamo nascosto parte del materiale che non sarebbe servito il giorno seguente. 4- Lungo la cengia dei Fassani abbiamo sbagliato dopo l'uscita a sinistra per paretina perché al posto di salire per un muretto siamo andati in orizzontale lungo la cengia, perdendo circa 1 ora. 5- La parte alta della Cengia (all'ombra) e la discesa verso il ghiacciaio erano coperte da un leggero strato di neve, molto insidioso. 6- Abbiamo avuto la brillante idea di non leggere le relazioni e siamo saliti dal canalone basso invece che dalla variante Demetz... un misto di ghiaia verticale, ghiaccio e nevischio che mette a dura prova i nervi dell'escursionista. Dopo aver constatato l'ora tarda (alle 11.30 eravamo ancora alla forcella) decidiamo di scendere: a me sarebbe piaciuto bivaccare in cima ma Yannick doveva essere a Milano per lunedì. La discesa invece è stata veloce e liscia: consiglio di scendere con due doppie da 25 nel camino che riporta sulla parte della cengia dei Fassani invece che dalla paretina, come indicato nel report del Franz. Alla fine siamo al passo fin troppo presto e riusciamo a rientrare a Bolzano in autostop, con il mitico Martin Avelka di Canazei! Con il senno di poi una fortuna non aver attaccato la Pichl: non siamo all'altezza e ci avremmo messo un' infinità! Una bella avventura su una montagna immensa e bellissima! |
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