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   Via Chiappa - Antimedale, 22/09/2018
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Onicer  merenderos   
Regione  Lombardia
Partenza  Rancio o Laorca (Lecco) (410m)
Quota attacco  630 m
Quota arrivo  780 m
Dislivello  150 m
Difficoltà  D- / V+ ( V obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  N.d.arrampicata, mezze o intera da 60 m,cordini, dadi e friends utili ma non indispensabili
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Una super classica del lecchese. Ottima per prendere confidenza con l’arrampicata in questa zona. La via è molto interessante, e nonostante le innumerevoli ripetizioni la roccia in via è ottima. Soltanto qualche presa nei passaggi obbligati è un pochino unta ma, essendo prese grosse con un po’ di magnesite, si sale bene.
In via presenti fittoni resinati ovviamente molto distanti, per cui qualche friend/dado può essere utile (ma non indispensabile). Le soste sono tutte attrezzate.
Si arriva a Lecco e si sale seguendo la vecchia strada che porta in Valsassina. Si devia poi a sinistra imboccando la via Quarto. Molto difficile trovare parcheggio. Si sale dalla ripida strada asfaltata seguendo le indicazioni per la ferrata (a cui non bisogna arrivare!). Salendo nel ripido ghiaione bisogna puntare il lato sinistro della parete, dove attacca la via (scritta blu alla base). In alternativa si può proseguire in macchina fino alla frazione di Laorca, e parcheggiare in via Paolo VI. Da qui seguire sempre le indicazioni per la ferrata. Si attraversa sotto al paretone del Medale, e si passa davanti all’ attacco della ferrata. Si prosegue fino ad incrociare il sentiero su ghiaione che sale verso la parete dell’antimedale.
L1: Si sale una placchetta lavorata e poi si procede obliquando verso destra. Si sale un diedro fessurato sulla destra e poi si prosegue dritto fino alla sosta (40m, IV, 4 fittoni)
L2: Dalla sosta si traversa a sinistra superando uno speroncino. Qui si vede una linea di spit sulla sinistra che però non sono della nostra via. Li bisogna alzarsi e poi spostarsi a destra sopra il ceppo dove c’è un resinato nascosto. Si prosegue in verticale su roccia più lavorata fino alla sosta (25m, V-, 3 fittoni)
L3: Alzarsi nel bel diedro seguendo i due resinati che si vedono dalla sosta. Poi al suo termine spostarsi ancora a destra e salire in un altro diedrino dopo il pilastrino. Usciti, ritornare a sinistra fino alla sosta (45m, IV,V-, 3 fittoni + 2 ch)
L4: Dalla sosta salire dritto nel diedro sopra la sosta e poi continuare fino al grande tetto sotto il quale è posta la sosta (25m, V, 2 fittoni + 1 ch)
L5: Traversare lateralmente a sinistra fino allo spigolo su cui è posto un resinato. Aggirare lo spigolo sfruttando la bella maniglia a sinistra e arrivare fino ad una sosta; rinviarla e salire seguendo una fessura verso sinistra. Salire poi dritto fino al diedro molto verticale, ma con buone maniglie. Usciti continuare obliquando verso destra dove, oltre al ceppo si trova la sosta (IV,V+,V-, 2 fittoni + 2 ch)
L6: Salire obliquando verso sinistra fino alla sosta alla fine della parete (25m, V-, IV, 2 fittoni)
DISCESA: Seguire il sentiero, e dopo una decina di metri alla catena prendere il sentiero verso sinistra che inizialmente sale. Seguirlo (bolli rossi + catene) fino ad arrivare al canalone ghiaioso che corre a sinistra (faccia a monte) della parete di salita. Da qui si ritorna all’attacco e poi, al parcheggio, con lo stesso sentiero dell’andata.
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