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   Zuccone Campelli mt.2161 - 'fessura Comici', 31/07/2018
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Onicer  piccolo giò   
Regione  Lombardia
Partenza  Ceresola (Valtorta) (1340m)
Quota attacco  2040 m
Quota arrivo  2161 m
Dislivello  120 m
Difficoltà  AD+ / IV+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Rifugio Lecco
Attrezzatura consigliata  n.d.a.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Percorrere questa via d’altri tempi (1933) , come del resto tante altre nell’era pionieristica dell’arrampicata, fa capire quanto siano stati dei ‘mostri’ di bravura.
Tanto più che in arrampicata siamo delle schiappe ecco allora che quando scegliamo questa ‘strada’ ci scontriamo ogni volta con difficoltà che ‘normalmente’ non ci appartengono, ma la ‘normalità’ è un libro bianco su cui ognuno di noi può scrivere liberamente.
Questa doverosa premessa anticipa quanto abbiamo speso in fatica fisica e psicologica per salire questa ‘storica’ via, sempre al limite delle nostre possibilità, ma alla fine per fortuna ne siamo usciti felici e contenti.

Ci siamo avvalsi anche per questa salita della descrizione recuperata sul sito: www Sass Baloss.com che riportiamo integralmente:
1° tiro:
dallo spit con anello, con un passo in leggero strapiombo, immettersi nella fessura. Risalirla inizialmente in spaccata e poi sul lato destro sino ad un piccolo strapiombo. Lo si aggira a sinistra per raggiungere il soprastante pulpito ove è posizionata la sosta (2 vecchi chiodi distanti tra loro). 40 Mt., IV-, 1 clessidra, 5 chiodi.
2° tiro:
salire inizialmente le rocce di destra (chiodo) per poi traversare a sinistra puntando ad un altro chiodo. Salire quindi verticalmente e vincere l'ultimo tratto verticale della fessura (chiodo). Traversare a destra uscendo dalla fessura e rimontare i facili salti erbosi fino al terrazzo dove si sosta (1 anellone cementato+1 spit). 20 Mt., IV-, III+, I, 3 chiodi.
3° tiro:
seguire la fessura. Attenzione ai terrazzini detritici dai quali si possono smuovere sassi. La fessura termina in corrispondenza di una larga cengia che si segue verso sinistra sino alla sosta (1 spit con anello identico a quello dell'attacco). 50 Mt., IV-, III, IV-, 2/3 chiodi.
4° tiro:
spostarsi leggermente a sinistra e salire il diedrino, poco marcato, sino a raggiungere un chiodo con anello dove la roccia diventa leggermente strapiombante. Salire decisi oppure uscire a destra (ottimi appigli). Proseguire rimontando i vari salti facendo attenzione alle rocce instabili. E' possibile proteggere ulteriormente con un friend. La sosta è da attrezzare. 30 Mt., IV-, III+, II, 3 chiodi, 1 clessidra.
Questo tiro può essere evitato traversando a sinistra sulla cengia fino alla ferrata Minonzio che si segue fino in vetta.


Nel 1933 gli apritori valutarono questa via di IV- ma a nostro giudizio (Sass Baloss) gli si può tranquillamente attribuire una difficoltà pari almeno a un IV+.




Partecipanti: giovanni (piccolo giò) alberto (albertino A1)

Foto 1 – primo tiro
Foto 2 – sempre ripido
Foto 3 – fuori dai ‘giochi’

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