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Pizzo Coca, cresta Nord, 29/07/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | luca.trovesi |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (900m) |
Quota attacco | 2604 m |
Quota arrivo | 3050 m |
Dislivello | 450 m |
Difficoltà | AD / IV ( IV- obbl. ) |
Esposizione | Nord |
Rifugio di appoggio | Curò (1915 m) e Coca (1892 m) |
Attrezzatura consigliata | Normale da arrampicata |
Itinerari collegati | Pizzo Coca (3050m), cresta Nord |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Da sempre Zeno ci parlava di questa via di salita al Coca da lui percorsa ben 4 volte, per questo, appena trovato il tempo, siamo andati a provarla!
La cresta è stata scalata la prima volta nel 1908 partendo dalla Valtellina da G. Cederna e la guida Andrea Valesini, primo salitore anche del canalone NO. Saliamo il sabato pomeriggio sotto uno scoraggiante temporale che ci accompagnerà fino a tarda sera e montiamo la tenda in quel paradiso terrestre che è la Valmorta. Quando arriviamo al Passo del Diavolo le prime luci hanno già raggiunto le Cime di Caronno e lo Scotes e la luna sta scomparendo dietro al Dente... che ambiente! La giornata è fantastica... Scaliamo slegati le prime due torri fino alla prima doppia di 30 m (possibilità di dividerla in due da 15 m). Da qui, dopo il tiro in placca (chiodo sulla destra), abbiamo continuato in conserva oppure con veloci tiri da 60 metri. Per la terza e ultima calata abbiamo usato i vecchi cordini a metà torrione e non quello del Maurizio Agazzi (cordino arancione in cima alla torre). Dopo di che risaliamo l'ultima fessura di III+ e in breve arriviamo alla vetta Valtellinese. Ci sarebbe piaciuto traversare al Rifugio Coca ma con la tenda in Valmorta siamo obbligati a riscendere dal sentiero 323. Bagno nel lago, pranzo, riposino e poi giù per la lunga carrareccia! La via è sempre evidente e le calate si trovano facilmente. L'ambiente è bellissimo, solitario e selvaggio. Inutile dire che consiglio di campeggiare in Valmorta (magari anche due giorni percorrendo la cresta Est). Non vedo l'ora di tornarci! NB: il sentiero 323, conosciuto come sentiero alto, è franato diversi anni fa e in quel punto per traversare occorre aiutarsi con le mani (occhio!), motivo per cui ho messo condizioni buone e non eccellenti. Mòla mia, leù! |
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