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   Via del Gufetto + Gufetto superiore - Parete Ir, 19/05/2018
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Onicer  Spenk   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Strada per il Monte Velo (7000m)
Quota attacco  7000 m
Quota arrivo  7001 m
Dislivello  230 m
Difficoltà  D / VI ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  -
Attrezzatura consigliata  Abbiamo usato i friend 0.3, 0.5, 1 e 2. Un paio di fettucce per allungare i chiodi.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Vista la tranquillitá, la qualitá della roccia e lo splendido panorama della via “cercando la trincea” io e Alex abbiamo deciso di tornare a scalare sul Monte Velo... Abbiamo scelto la “via del Gufetto” e il suo seguito “Gufetto superiore”, per un totale di 9 tiri, perché con difficoltá maggiori e piú continue rispetto all´altra parete. Purtroppo alle 16 dovevo giá essere di nuovo a Bolzano per lavorare e visto il traffico di cermanici in autostrada all´andata ho fatto la via con un pó di stress... ma ne é valsa la pena!
La prima differenza che si nota subito rispetto a Trincea é il tipo di roccia e l´esposizione. Questa é una via alpinistica a tutti gli effetti. La roccia é ruvida e molto lavorata con bellissime concrezioni, ma molti blocchi sono instabili e tante prese le ho tirate mooolto delicatamente. Il panorama sul lago é sempre mozzafiato, l´accesso piuttosto comodo e veloce dal parcheggio: circa 15 minuti in discesa, scritta alla base (non per la parte superiore!). Al parcheggio c´erano una decina di macchine ma anche questa volta abbiamo scalato completamente dasoli.
Parte inferiore:
1 tiro: partenza semplice su roccia un pó polverosa, poi si traversa a sinistra con un passaggio delicato su piccole prese ma ben assicurato.
2 tiro: ancora un pó polverosa la roccia, un bel tiro su splendide concrezioni coralline, stare attenti a cosa si tira qualche blocco é ancora instabile.
3 tiro: si sale e poi si traversa a sinistra su un placcone compatto non protetto per diversi metri. Qui o si segue il bordo destro cercando di mettere un friend o si sta centrali con qualche buon appoggio per i piedi. Dopo la placca c´é un piccolo tettino prepotente, secondo me il passo chiave della parte inferiore. Spit subito nel passo e poi una fessurina solida per mettere altri due friend sicuri.
4 tiro: traverso in cengia terrosa, poi bellissima parete (foto 2) in placca quasi completamente da proteggere. Tecnicamente non é difficile ma vuoi un pó per la roccia impolverata e friabile o un pó per la distanza delle protezioni risulta comunque un tiro pepato.
5 tiro: si continua sulla bella placca sotto il tettone con qualche spit e clessidra fino in cima alla via, trovandosi sul sentiero di ritorno della parete Pezol.
Qui si puó scendere comodamente all´auto o continuare sulla seconda parte della via. La parte alta é ancora piú esposta, ancora piú alpinistica e friabile e un pó piú difficile della parte bassa. Davvero molto bella peró, merita anche lei, a patto di controllare ogni singola presa (considerare che c´é il sentiero proprio sotto). Dall´uscita della prima via scendere circa 20/30 metri sul sentiero fino a un piccolo ometto sulla sinistra..li si punta alla falesia con corde fisse e qualche via spittata..continuare a destra alla base della parete fino dove sembra non continuare. In realtá se ci si avvicina una piccola traccia scende 2-3 metri, si abbraccia lo speronetto roccioso (spit con cordone) e si risale qualche metro fino alla base della seconda parete con spit ad anello.
1 tiro: partenza in pompetta leggermente strapiombante su diedro grigio o roccia gialla tutta da controllare, diversi spit. Molto esposto, presoni grossi, non mi sembrava peró di essere su un V- ma forse per questioni psicologiche perché tutto un pó marciotto.
2 tiro: facile rampa a destra, impolverata.
3 tiro: non fare quello che ho fatto io.  sono arrivato al traverso con cordone evidentemente allungato per traversare in discesa, ma io invece attirato dai cordoni in alto e non avendo guardato il pdf, ho tirato dritto facendo tutta la placca (circa 6b) senza protezioni ed emanando versi alla Adam Ondra. Arrivato in alto al cordone ho visto la serie di chiodi che arrivava da sinistra con in fondo la sosta.. visto l´attrito bestiale e che avevo finito i rinvii mi sono fatto calare fino al cordone del traverso e sono andato alla sosta corretta.
4 tiro: chiave della via (secondo me il passaggio piú duro era comunque il traverso sotto al cordone). Si sale dritti puntando ai cordoni con qualche chiodo. Ai cordoni ci sono 4-5 metri abbastanza tecnici e duretti al termine dei quali finisce la via.
Si scende per traccia a sinistra con qualche ometto fino a tornare all´attacco.
Note: mi sono beccato l´8° zecca in 10 giorni e Alex idem...fatevi un check a casa se la ripetete
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