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   Via "Cercando la Trincea" - Parete Pezol, 22/04/2018
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Onicer  Spenk   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Provinciale 48 Monte Velo (500m)
Quota attacco  580 m
Quota arrivo  730 m
Dislivello  150 m
Difficoltà  D- / VI ( V obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  -
Attrezzatura consigliata  Una serie di Friend 0.3-2, qualche dado e qualche fettuccia. Sono presenti molti chiodi e cordoni sul percorso ma un pò bisogna integrare per stare tranquilli.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Con Alexandra. Itinerario su roccia ottima e ruvida, mai difficile, panoramico e dove ci si può sbizzarrire a proteggersi per cominciare la stagione. Quasi tutte le soste hanno uno spit con anello.
Con questo meraviglioso WE di sole pensavo di trovare una gran ressa un pò ovunque ad Arco, invece nonostante siamo arrivati tardi al parcheggio c'erano solo 2 macchine e non abbiamo visto nessuno per tutto il giorno. Questa parete forse non è la più bella della zona e quindi evidentemente la considerano in pochi. Ma vale la pena farci un giro per lo splendido panorama, diverso e unico rispetto a tutte le altre pareti che ho fatto in zona.
I miei amici avevano fatto fatica a trovare l'attacco e nonostante 2 relazioni siamo riusciti a cannarlo anche noi dovendo risalire più di 100 m di dislivello con un solo cocente.
Già salendo su per la strada ci eravamo fermati al tornante con la sbarra sbagliata (verde), bisogna salire a quello superiore (barra a striscie bianche e nere).
Seguire per un centinaio di metri la forestale e al cartello gardatrek seguire il sentiero a sinistra e poi bolli rossi. Ogni tanto partono dei sentierini laterali e il bollo è un pò equivoco (mi pare che abbiamo tenuto sempre il sentiero pianeggiante). Arrivati alla casette per l'uccellagione non scendere subito a sinistra come dice una guida online, ma risalire brevemente a destra dove si sono due bolli arancioni e dopo circa 50 m prendere la traccia a sinistra. Si continua fino al prato con un ometto dove si risale su traccia e poi si punta alla parete (vedi relazione Grill).
1 tiro: partenza appoggiata un pò friabile, si seguono i cordoni fino alla sosta. ca. 40 m
2 tiro: bella placca con roccia ottima e belle prese. 35 m
3 tiro: splendido diedro di soddisfazione con roccia ottima, dove bisogna pensare ai movimenti e girarsi per salire senza forza. Qualche chiodo e cordone disponibile e cmq facile integrare con friend 1-2-3. 30 m
4 tiro: belle lame dove fare qualche laterale e da proteggere. Aderenza ottima e roccia piacevole. 30 m
5 tiro: si sale la breve placchetta un pò a sinistra, poi traverso delicato sotto la pancia (chiodo) e si continua sotto la pancia fino al chiodo successivo (un pò distanziato, passaggi delicati in aderenza ma non difficili). 35 m
Qui si può scegliere di uscire a sinistra o, come consiglio, di affrontare l'ultimo tiro che ancora merita e non è molto più difficile rispetto al precedente.
6 tiro: si passa la pancetta ben protetta su prese buone. Poi stando a sx si sale per belle fessurine (cordoni) e a un certo punto si traversa un pò a destra con un passaggio delicato. Qui pare vivere un piccolo pipistrello in una bella presa rovescia che si può evitare, noi purtroppo urlando quanto era carino l'abbiamo spaventato ed è volato via. Si arriva infine all'ultima sosta dentro la trincea, sosta su albero e libro di via. 40 m.
Vedere le relazioni per la piacevole discesa.

La via merita una ripetizione, soprattutto per il bell'ambiente in cui è inserita e per lo splendido panorama. Da fare in primavera, autunno o con meteo nuvoloso altrimenti si muore di caldo (no appoggi per acqua).

Foto 1: Alexandra in cima alla via
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