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Via Cepeda - Pico Urriello (Picos de Europa), 03/08/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | luca.trovesi |
Regione | Altro |
Partenza | Pandébano - Sotres (Asturie) (1212m) |
Quota attacco | 2220 m |
Quota arrivo | 2519 m |
Dislivello | 350 m |
Difficoltà | TD- / VI- ( V+ obbl. ) |
Esposizione | Est |
Rifugio di appoggio | Refugio de la Tenerosa 1300 m - Refugio Vega de Urriellu 1953 m |
Attrezzatura consigliata | Set di dadi e friend |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Montagna simbolo dell'alpinismo spagnolo, è chiamata 'Pico Urriellu' in asturiano e 'Naranjo de Bulnes' in castigliano. Questo monolite rappresenta una immagine di spettacolare inaccessibilità ad ogni scalatore che approccia il rifugio, sopra il quale svetta la maestosa parete Ovest.
La via Cepeda è la prima aperta sulla parete Est e fu scalata il 21 settembre del 1955 da Marìa Jesùs Aldecoa, Jaime Cepeda e Pedro Udaondo. Essa evita le difficoltà della prima parte sulla destra della parete, per poi tornarvi al centro e superare i passaggi chiave. Si sbuca sulla cima orientale e per facile cresta si arriva alla più alta (madonnina di vetta). La roccia è stupenda, ruvida, lavorata, molto ben proteggibile a parte i tratti bellissimi sulle tipiche 'canalizos', placche plasmate dall'acqua. La montagna è molto affollata, e noi abbiamo davanti due aragonesi molto lenti, alla loro prima via classica (grandissimi!), con cui stringiamo amicizia e che passeremo solo agli ultimi tiri. Il passaggio chiave è duro (5c-6a) e un po' unto ma protetto e azzerabile. La discesa è comoda e con tre doppie (attenzione all'affollamento) deposita sui ghiaioni alla base della parete sud. Passiamo tre notti in tenda nelle vicinanze del rifugio (fontana e moltissimi muretti a secco), dove si respira un ottimo clima di condivisione: moltissimi giovani con birra in mano a parlare di progetti e sogni! Strano effetto vedere il mare a pochi chilometri da queste montagne così affilate. Posti, atmosfere e persone meravigliose che io e Sofia abbiamo già voglia di rivedere! Noi abbiamo utilizzato la guida 'Cordillera Cantabrica, escaladas selectas en roca', di Miguel Angel Adrados, 2005 e ci sentiamo vivamente di consigliarla. Mòla mia, leù! |
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