Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Dente di Coca, versante W, via Corti-Lenatti, 10/09/2008
Inserisci report
Onicer  Ares88   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (888m)
Quota attacco  2820 m
Quota arrivo  2924 m
Dislivello  104 m
Difficoltà  PD- / III ( II obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Coca
Attrezzatura consigliata  imbrago, discensore, corda da 50 metri per le doppie! al più qualche dado piccolo
Itinerari collegati  Dente di Coca (2924m), versante W, via Corti-Lenatti
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partiam Martedì pomeriggio il buon Alessandro ed io diretti al bivacco Corti, per una notte sulla montagna. In realtà giunti al rif. Coca (chiuso), vista l'ora tarda decidiamo di ivi pernottare, nell'accogliente locale invernale!
Serata passata allegramente tra vino,pasta,vin brulè e poi a nanna.
La mattina sveglia alle 3.30 e dopo la colazione, alle ore 4.15 si parte per il passo di Coca con le frontali, viista la notte senza luna, anche se piena di stelle.
In breve passiamo per i ruderi di baita di Coca e lì non possiam fare a meno di pensare ai pionieri dell'ottocento, che più di cento anni fa a queste stesse ore percorrevano il sentiero che anche noi di li a poco risaliamo, giungendo così al lago di Coca. Presso un macigno con lapide annessa depositiamo quanto inutile x l'ascesa (ramponi, sacchi a pelo) e ripartiamo, attaccando con un po' di fatica (visto il buio assolutamente pesto) la china ghiaiosa discendente dal valico.
Con fatica lo raggiungiamo che fianlmente albeggia (ore 6.00); riposte le frontali attacchiamo la costa di rupi scistose che ci porta breve a punta Isabella, la Spalla.
Da questa passiamo alla cresta di Arigna, che qua ha il suo inizio (e termine sul pizzo di Coca, stupendo itinerario di modeste difficoltà ma pur severo, che, almen per oggi, non rientra nei programmi) e per facili passaggi (occhio solo all'esposizione in pochi tratti) e pianeggiante ci porta alla base del Dente. Seguendo un omino e qualche "bollo" (chiamiamolo così) rosso ci portiamo all'attacco, destra dello spigolo Ovest (x un eventuale prossima salita direi che è meglio della via da noi percorsa, meno detriti in giro). casco imbrago e ripartiamo risalendo tutto il soprastante canalone roccioso (oscillante tra II°+/- grado globale) fin sulla sommità; un breve 'fuori via' ci costringe ad una doppia un po' particolare, poi attaccata l'uscita giusta siam sulla cengia sommitale che cinge la vetta. In breve la tocchiamo. E' un vero èe proprio grande 'masso', quasi appoggiato sulla cengia sottostante, e da davvero una sensazione di isolamento aereo da tutto; davvero da provare! Dopo una pausa presso la croce (qua un breve mio ricordo a Erminio e Luciano, periti nel 1990, che la crocetta ricorda) ritorniamo con attenzione all'uscita, dove avevam lasciato la corda da 60metri dell'Alessandro.
Con 4calate siam alla base (occhio che ad ogni ritiro corda partono pezzi di artiglieria anche di cospicue dimensioni!)
, poi di nuovo per la cresta di Arigna, con alcuni stambecchi, passiamo al passo Coca. Da qua a Bondione non c'è storia!
Stupenda vetta, in ambiente tra i più severi e su terreno, (pur non difficile) che richiede costante attenzione, così come l'Orobia impone!
Report visto  3310 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport