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   Via del Crapun (Gran diedro N.O)-Falso pizzo di Trona (Combi), 16/07/2017
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Onicer  merenderos   
Regione  Lombardia
Partenza  Laveggiolo-1471m-Val Gerola (1471m)
Quota attacco  2340 m
Quota arrivo  2490 m
Dislivello  150 m
Difficoltà  AD / IV+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Trona Soliva-Rifugio Falc
Attrezzatura consigliata  N.d. arrampicata: 2 mezze da 60m (1 se si scende a piedi),casco, friends e dadi medio-grossi, cordini
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Via al falso pizzo di Trona con due tiri nel diedro davvero molto belli, immersi in un ambiente selvaggio e molto suggestivo.
La via presenta qualche spit non facile da vedere e soste tutte a due spit con cordoni nuovi e maglie rapide (un po’ arrugginite) per le calate.
Per questa combi si parte da Laveggiolo con le mountain bike e ci si dirige verso il rifugio Trona Soliva(1907m), che si raggiunge in circa un’ora (a piedi). Una mezz’ora in più con mountain bike e zaino con tutto il materiale per l’arrampicata. La carrozzabile si percorre molto bene in mountain bike
Dal rifugio si seguono le indicazioni per il lago d’ inferno e si oltrepassa la diga. Si costeggia tutto il lago su traccia a mezzacosta fino alla fine del lago. Non prendere le deviazioni che salgono a sinistra alle parete sovrastanti. In questo tratto la via e l’attacco non sono visibili per cui procedere fino a che il sentiero finisce e iniziano delle roccette. Risalirle (passi di I e II) verso sinistra. Ora si vede il diedro della via. Proseguire su leggera traccia fino all’attacco (ometto e cordone rotto vicino). Non cercate il primo spit perché non si vede dalla base (lo s’ incontra salendo dopo 6/7 m).
T1: Salire per placca e fessura fino ad un piccolo tettino (visibile dalla base) e aggirarlo a sinistra. Risalire poi per facili roccette fino alla sosta (IV-III , 35m-2 spit)
T2: Risalire a destra della sosta e puntare il primo risalto (passo atletico IV+ azzerabile con cordino in loco) e poi si prosegue lungo la placca, sfruttando la fessura a destra per proteggersi sino alla sosta alla base del diedro (III,IV+, 30m-3 spit)
T3: Risalire il diedro/fessura verticale ma con buone prese. Non portarsi troppo sulla sinistra ma restare in mezzo poiché i 2 spit si trovano sulla parete di destra. Uscire dal diedro si può risalire verso destra (spit), oppure stare un pochino più a sinistra e poi spostarsi a destra per la rinviata. Si prosegue fino alla sosta (IV+, IV, 25m-3 spit). Possibilità di proteggersi con friends grossi nella fessura
T4: Dalla sosta risalire la divertente placca in verticale fino alla sosta successiva (III+, 35m-2 spit)
T5: Continuare sempre in verticale su placca fino all’arrivo in cresta. Sporgersi per vedere la sosta sulla sinistra (III+, 30m-1 spit)
DISCESA: Ci si può calare in doppia dalla via oppure proseguire in conserva dall’ultima sosta sul filo di cresta fino al prato. Da qui si scende per il canale dietritico a destra (faccia a monte). Fare molta attenzione per la presenza di molte roccette instabili. Arrivare fino in fondo e risalire sul versante opposto (piccola pozza d’acqua) dove si prende il sentiero che costeggia il lato opposto del lago, fino al rifugio Falc; da li si segue per il Rifugio Trona e per Laveggiolo.
FOTO 1: in rosso le roccette che portano all'attacco dalla fine del lago; in blu la via; in viola l'inizio del tratto di discesa nel canale
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