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   Via Mani Rosse, Parete San Paolo, Arco, 08/01/2017
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Onicer  TRVFBA   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Arco, ristorante La Lanterna (90m)
Quota attacco  110 m
Quota arrivo  310 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  D / V+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Ristorante La Lanterna
Attrezzatura consigliata  Normale dotazione da roccia
Friend dallo 0,3 all'1
Eventuale martello per ribattere alcuni chiodi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Accettabili
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Mani rosse è posta sulla parete San Paolo a sinistra della via 70* e successivamente della via sabina
(Doppia scritta all'attacco)

L'itinerario è di stampo alpinistico per le prime 5 Lunghezze, attrezzato a chiodi e clessidre un po' da cercare. L'ultima lunghezza è interamente spittata a Falesia.

Le soste sono tutte attrezzate con cordone su pianta.

L'arrampicata non è mai continua, i brevi salti di roccia sono alternati a tratti di collegamento, tra la vegetazione, Spesso sporchi e in alcuni tratti delicati (alcuni massi si muovono).
Ciononostante l'arrampicata è molto bella tecnica e soddisfacente mai oltre il V+ articolata quasi interamente in diedri e fessure

La via si sviluppa in 6 Lunghezze di corda, che non vanno mai oltre i 30m
È sconsigliato collegare tra loro le lunghezze

Descrizione

L1-Dalla base della parete ci si alza lungo la placca lavorara in direzione del chiodo posto pochi metri sopra la testa, stando leggermente verso sinistra sino a trovarsi alla base di un evidente diedro verticale con uscita strapiombante.
Risalirlo ed attrezzare la sosta sulla pianta.

L2- traversare lungo la cengetta verso destra fin sotto un secondo diedro fessurato.
Risalirlo con bella arrampicata tecnica ed una volta usciti deviare verso
sinistra sino ad una pianta dove sostare su doppio cordone

L3- risalire dritti un pilastrino fessurato fin sotto una parete dove verso destra forma un diedro con fessura appoggiato, risalirlo fino a rimontarlo. Infine innoltrarsi nella vegetazione e fare sosta sotto alla successiva parete.

L4- la parete risulta molto rotta, fessurata con brevi rimonte strapiombanti. Esattamente dritto sopra la testa è visibile un chiodo.
Puntare verso di esso risalendo una prima parte appoggiata fin sotto a 2 fessure solcanti una rimonta strapiombante.
Da qui deviare verso sinistra aggirando il problema fino a ritrovarsi alla base di un evidente diedro. Risalirlo fino ad un chiodo ad anello e da esso traversare orizzontalmente sino al chiodo puntato dalla sosta.
A questo punto salire in verticale lungo sfasciume (attenzione massi enormi molto instabili) fino a sostare su pianta.

L-5 risalire la placchetta in direzione dell'evidente chiodo arancione, fino a ritrovarsi su una cengia di fronte ad una grande parete rossa.
Sulla destra sono visibili spit (sosta via 70*) dirigersi verso sinistra fino a sostare su pianta poco prima di un canalino di terra di fronte alla parete spittata dell'ultimo tiro.

L-6 attraversare con attenzione il canalino terroso inconsistente fino a toccare la parete.
Risaire la parete verticale interamente spittata fino a sostare sulla sommità su pianta.

Discesa.
Seguire la cengia rossa stretta ed esposta facendo MOLTA attenzione a non smuovere sassi in quanto vi sono vie al di sotto che escono su di essa.
È possibile assicurarsi lungo gli spit presenti e ridiscenderla in conserva sino a ricollegarsi al sentiero nel bosco che ridiscende alla base della parete.

Note:
Nè in rete, nè presso la Locanda lanterna sono presenti relazioni su questo itinerario. Poco frequentato vista la vegetazione presente lungo la via.
Come detto in precedenza la via è interamente attrezzata a chiodi e cordoni. Friend utili per integrare su alcuni chiodi.
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