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   Rosengarten- Catinaccio via normale, 14/08/2016
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Onicer  cri   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Rif. Gardeccia (1950m)
Quota attacco  2741 m
Quota arrivo  2981 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  PD+ / III+ ( III obbl. )
Esposizione  Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Re Alberto
Attrezzatura consigliata  Corda da 60 m, rinvii e cordini
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Una cima che abbiamo scoperto cosi per caso lo scorso anno durante la salita al Catinaccio D'Antermoia con i bimbi!Leggendo le relazioni ci sembrava alla nostra portata e le recenti uscite con bravi soci ci hanno fatto pensare e sperare positivamente alla buona riuscita e cosi è stato!La partenza avviene proprio dal nostro appartamento situato a Muncion, frazione di Pozza di Fassa a quota 1.510 m, lungo la noiosa e ripida strada asfaltata che conduce al rif. Gardeccia (circa 5 km e 450 m dis).
Una volta raggiunto il rifugio inizia la vera propria salita in un ambiente da favola, circondato da guglie e pinnacoli di dolomia e da fiori di vari colori. Un vero giardino botanico che incanta i nostri occhi. La temperatura è buona circa 10 gradi e per essere solo le 6:30 va più che bene, salendo ci si scalda senza alcun problema raggiungendo in meno di 1:20 da casa il Rif Vajolet, punto di partenza di numerosi sentieri.
Noi proseguiamo per il rif. Re Alberto lungo un sentiero ripido e stretto e su fondo sassoso agevolato dal cavo metallico. Arrivati al rifugio rimaniamo incantati alla vista delle bellissime e svettanti torri del Vajolet su cui alcuni alpinisti sono impegnati a salire lo spigolo Delago...chissà forse un giorno potremo anche noi salirle con un.po di esperienza in più rispetto all'attuale.
Dal rifugio il nostro cammino prosegue verso l'attacco della via posto un po al di sopra del passo Santner a quota 2.800 m.
Eccoci arrivati, siamo i primi all'attacco, sono solo le 9, che bello vedere tutte le cime intorno a noi senza alcuna nuvola...pare di vedere in lontananza pure la Svizzera talmente c' è limpido.Qualche ripasso di nodi, una sbirciata alla relazione e Luca parte con il primo tiro superato alla grande, visto che era quello piu unto..poi via via le difficoltà diminuiscono o forse rimarranno simili ma siamo talmente contenti di essere li, che arriviamo alla forcella senza alcun problema e da li brevemente in cresta slegati.
Dopo nemmeno 2 ore siamo sulla cima del Catinaccio e ci godiamo questo spettacolo unico: si vede la roda di Vael, la croda di Re Laurino, il Larsec, la Marmolada, il Sella etccc..
Per la discesa decidiamo di disarrampicare la cresta senza corda e poi una volta raggiunta la forcella,piu a destra da dove siamo sbucati in salita, ci divertiamo con 3 divertenti doppie!
È presto io nn vorrei tornare dal medesimo sentiero e cosi propongo a Luca la discesa dalla ferrata Santner (la definirei sentiero attrezzato)e poi rimontando al passo Coronelle ci catapultiamo di nuovo al Rif. Gardeccia e a casa.
Un giro ad anello da un buon dislivello circa 1.700 metri e sviluppo che ci ha regalato panorami senza eguali.
È andata anche stavolta!
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