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   Pizzo Coca: dal Dente lungo le Creste D'Arigna, 06/08/2016
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Onicer  cri   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione loc. Grumetti (900m)
Quota attacco  2694 m
Quota arrivo  3050 m
Dislivello  356 m
Difficoltà  PD+ / III ( II obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Coca
Attrezzatura consigliata  da alpinismo in ambiente: corda da 60metri,protezioni veloci, qualche cordino, caschetto.
Itinerari collegati  Pizzo Coca (3050m), cresta di Arigna (Dente di Coca-Cime d'Arigna)
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Ogni gita é un lungo viaggio non solo per quanta strada ogni volta si percorre in salita, in cresta o in discesa ma anche metaforicamente.
Infatti il viaggio parte dalla scelta della meta, dal recuperare tutte le info utili affinché si possa compiere l'ascesa più serenamente possibile e dal trovare soci disposti a condividere queste lunghe ma meravigliose galoppate che lasciano sempre a bocca aperta.
Oggi cavalchiamo un mio sogno: dal Dente di Coca per le creste di Arigna arriviamo al Pizzo Coca (3.050 m).
Due anni fa Luca e Fedora l'avevano cavalcata, ricordo ancora il loro sorriso stampato sul viso al rientro e mi ero detta chissà se un giorno anch'io potrò vivere le loro emozioni una volta raggiunta la vetta.
Dopo due anni, un pochino di uscite più "pepate" rispetto al mio solito mi hanno fatto credere che forse ce l'avrei potuta fare anch'io ed infatti oggi sono qui a raccontarlo.
Una lunga traversata in cresta in un ambiente severo, dove bisogna sempre prestare la massima attenzione a tutto ciò che si tocca, soprattutto nel nostro caso visto che la burrascata di venerdi ha imbiancato le più alte cime orobiche, rendendo ostici alcuni passaggi per via del vetrato, per non parlare del forte e freddo vento che ha soffiato tutta la mattina!
L' avvicinamento é molto lungo circa 1.700 metri di dislivello su sentiero che diviene sempre più ripido e sfasciumoso nell'ultimo tratto che conduce al Passo di Coca, e ben 350 m di cresta varia, forse mai difficile ma comunque severa.
La salita al Dente avviene seguendo i bolli sbiaditi trovati della via Corti -Lenatti, situata più a dx dello spigolo Castelnuovo, e se non fosse stato per la roccia bagnata e vetrata, essa non avrebbe presentato particolari difficoltà, solo qualche passaggio di II. Ovviamente il vetrato trovato in alcuni punti ci ha fatto propendere per affrontare quei metri prima della vetta in sicurezza.
Una volta raggiunto il Dente abbiamo effettuato le classiche due calate citate in relazione da 15 m e 30 m fino alla Breccia del Dente e poi via alle danze lungo la selvaggia ed aerea cresta, superando talvolta passaggi più facili con roccia buona ed altri più impegnativi.
Il passaggio che ha richiesto sicuramente la forza dei soci molto più preparati di me, ovvero Guido e Lidia, é stato l'attacco alla cima Nord di Coca, trovata verglassata; con la calma che bisogna adottare in questi passaggi avendo constatato l'impossibilità di attraversare la famosissima placca spiovente in aderenza (chiodo all'inizio) in quanto oggi assai pericolosa perché vetrata e molto bagnata, abbiamo attaccato la cosidetta Bandiera, lo sperone diretto che conduce alla cima Nord.
Da li i nostri animi si sono rilassati in vista della vetta (ancora un pochino lontana) ma sicuramente su un terreno più facile e meno severo.
Che dire questa era una chicca che inseguivo da tempo e l'averla compiuta con simpatici compagni, molto preparati e disponibili ha reso questa avventura indimenticabile.
Ringrazio ancora i bravi soci di oggi Guido, Lidia e Ionis (Pafiss)
Alcuni dettagli tecnici:
da Valbonbione al Passo Coca: 3 h di passo costante senza corse
Passo Coca - Dente: 1.10 h
Discesa dal Dente Coca- Pizzo Coca: 3.30 h circa con le dovute pause per la discesa in corda doppia e la messa in sicurezza del tratto in salita alla cima Nord di Coca
Foto 1: Il dente dal versante di discesa visto dalla Breccia del Dente
Foto 2: prima della esposta placca in aderenza e l'attacco della "Bandiera"
Foto 3: la traversata da sx passo di coca verso dx al Pizzo Coca
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