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Punta di Scais Camino Baroni, 22/08/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | cri |
Regione | Lombardia |
Partenza | Fiumenero (800m) |
Quota attacco | 2850 m |
Quota arrivo | 3038 m |
Dislivello | 188 m |
Difficoltà | PD+ / IV- ( III obbl. ) |
Esposizione | Ovest |
Rifugio di appoggio | Rif. Brunone |
Attrezzatura consigliata | ramponi, corda da 60 m, caschetto |
Itinerari collegati | Punta di Scais (3038m), camino Baroni |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Cito quanto avevo letto in rete prima di prendere seriamente in considerazione questa vetta:
"La seconda celebratissima vetta delle Alpi Orobie... sorgente come aguzza cuspide dalla linea orografica principale". La Punta di Scais presenta la scalata forse più difficile di tutte le Prealpi Bergamasche, e la sua parte superiore fu detta non a torto “un pezzetto di Cervino, meno le corde”. L’ascensione di questa vetta fu più volte tentata senza successo; finalmente il 3 LUGLIO 1881 essa riuscì ai signori Ingegneri L. Albani, Zamboni e Bonetti, per merito speciale del Baroni. La via ancora generalmente seguita è quella tenuta da questi primi salitori, e si distingua col nome di via Baroni”… Non a torto posso confermare che salire su questa vetta bisogna essere "agili e leggeri" come una ballerina, cercare in ogni istante di non smuovere nulla altrimenti é un guaio! Nonostante il meteo un po' incerto la giornata ci ha permesso comunque di portare a termine questa bella via, a mio parere impegnativa, per via della roccia malsana ed instabile a cui bisogna prestare sempre in ogni passo tantissima attenzione, in compagnia di Luca, Robi, Lara, Dario e Rino, per tutti la prima volta! Mentre saliamo non si fa altro che parlare del meteo, in effetti alla partenza il cielo non prometteva nulla di buono! Ma siamo fiduciosi 1 bollettino su 5 chiamava bello e noi ovviamente ci siamo fidati di quello!!!!!!!!!! Alle 5 siamo a Fiumenero con i nostri zainoni carichi a puntino: corde, imbrachi, ramponi, materiale vario e soprattutto k-way, visto che, va bene essere positivi, ma é meglio non affidarsi troppo ai bollettini meteo! Con le luci delle frontali percorriamo il lungo e panoramico sentiero che in 2.15 ore ci conduce al Rif. Brunone. Il tempo sembra promettere bene, le nebbie le lasciamo a valle e dopo aver sorseggiato e mangiato qualcosina, ci apprestiamo ad affrontare la parte più impegnativa della gita. L'avvicinamento fino alla vedretta di Scais avviene velocemente, ci ramponiamo per oltrepassare una timida lingua di neve rimasta, ed affrontiamo un tratto di ghiacciaio ormai ridotto all'osso ed un tratto su rocce bagnate e levigate; questo tratto é stato molto più semplice affrontarlo al ritorno. Ci abbasseremo di circa 100 metri per raggiungere l'insidioso canalone di sfasciumi, che conduce all'attacco del camino Baroni. Si sale faticosamente facendo molta attenzione a dove mettere mani e piedi; per fortuna una volta nel canalino l'arrampicata si fa un po' più divertente. Qui saliamo imbracati ed in men che non si dica siamo alla base del Torrione Curo'! Ci sleghiamo ed affrontiamo l'ultima parte di salita per la vetta optando per la variante di sinistra (più facile- non abbiamo salito la placca della piodessa) seguendo una fessura orizzontale, dove é posizionata una corda che consente di superare tale traverso un po' esposto. Da li si percorre facilmente la cresta fino a giungere in breve sulla Punta di Scais (3038 m). Breve pausa in vetta, giusto il tempo di una barretta e due foto, visto che le nebbie attorno non consentono divagazioni e cosi affrontiamo, sempre con molta attenzione, la prima parte di discesa fino alla base del torrione Curo' disarrampicando, omettendo di fare le doppie indicate nelle relazioni. Poi dalla base del Torrione Curo' con tre doppie da 25 metri siamo alla fine del camino Baroni; scendiamo l'insidioso canale ghiaioso e sfasciumoso di salita. La discesa di esso si rivelerà meno difficile e piuttosto veloce di quanto immaginassimo e sempre con molta attenzione superiamo anche le balze rocciose, levigate dall'acqua, mettendo cosi piede sul ghiacciaio di Scais. Da quì lungo il sentiero verso il rif. Brunone dove ci attende un bel piattone di pasta!! Anche oggi un'altra bella orobicata selvaggia. |
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