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Pizzo Coca, Cresta Est, 18/07/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Beps65 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (888m) |
Quota attacco | 2500 m |
Quota arrivo | 3050 m |
Dislivello | 550 m |
Difficoltà | PD / III ( II obbl. ) |
Esposizione | Est |
Rifugio di appoggio | Antonio Curò |
Attrezzatura consigliata | nel periodo estivo sufficiente un caschetto e una corda da 30m!Al massimo qualche protezione veloce! |
Itinerari collegati | Pizzo Coca (3050m), Cresta Est |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Pizzo Coca, cresta Est, bastano questi due nomi a pensare ad una salita di quelle che trovi nelle vecchie guide di alpinismo pionieristico, le mie preferite.
Alle 5.45 di sabato, sgambettiamo in salita, la giornata è limpida come non avrei mai immaginato, il primo sole del mattino fa luccicare la croce di vetta molti metri più su! Questa volta lo zaino è leggero, grazie a questo e alla temperatura gradevole in un ora e mezza siamo davanti ad un caffè fumante al rifugio Curò. Ripartiamo rifocillati verso la val Morta, gli scenari qui son sempre da foto, tocchiamo il laghetto inferiore e per sentiero procediamo su verso la bocchetta dei camosci fino all’attacco della nostra meta. Ci imbraghiamo, studio le immagini che l’amico Pier ha scattato qualche giorno fa, perfette, non si può sbagliare. Tutto procede esattamente come descritto nella relazione, avvicinamento su una ripida pietraia fino quasi alla breccia, poi su, cercando di raggiungere il prima possibile la cresta, devo dire che questa prima parte è la più faticosa, le roccette sono le tipiche Orobiche dove attenzione massima perché tutto inconsistente, a circa 50 metri si trova un buon chiodo, utile per assicurare chi si sentisse poco sicuro. Finalmente siamo in cresta, inizia il vero divertimento, le difficoltà superano raramente il II grado, roccia buonissima alternata a Orobica DOP, i passaggi anche se non difficili sono aerei a dir poco, la salita è grandiosa, ci alterniamo al comando e riusciamo a divertirci tutti, poco oltre la metà trovo la famosa placca di III, con i suoi 2 bei chiodi in bella vista, non è difficile, la roccia è buonissima, ma l’esposizione ti lascia senza fiato, la risalgo, mi assicuro con un cordino al chiodo solo per estrarre la reflex e scattare, poi risalgo fino alla sosta superiore (2 chiodi), faccio sicura ad Eve ed Ivan che preferiscono divertirsi al massimo sulle placche più esposte, stando assicurati, poi arriva Giuseppe in libera… ora che il punto chiave è fatto saliamo più tranquilli senza alcun passaggio obbligato, l’altimetro avverte che la cima si vicina, vedo alcuni sulla via normale, esco da uno spintone ed è li, la croce di vetta mi “guarda”, emozione!!..Aspetto gli amici, ci uniamo e saliamo tutti insieme gli ultimi metri! Un'altra fantastica avventura è nostra per sempre… Foto 1 – Passaggio chiave. Foto 2 – Tratto aereo. Foto 3 – Parte alta. Domani il fotoreport. |
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