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   Pizzo Cengalo, spigolo Vinci, 26/09/2013
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Onicer  darioalpago   
Regione  Lombardia
Partenza  Bagni di Masino (1150m)
Quota attacco  2930 m
Quota arrivo  3215 m
Dislivello  395 m
Difficoltà  TD / VI+ ( VI obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Rifugio Gianetti
Attrezzatura consigliata  serie di stopper e friend e qualche chiodo
Itinerari collegati  Pizzo Cengalo (3215m), spigolo Vinci
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Via Eccezionale,condizioni ottime,avvicinamento in scarpe da ginnastica e via praticamente pulita.
Protetta dove serve e ben integrabile.
IL racconto...

"Domenica arriva il mal tempo!
Dai Dario facciamo un ferialino..."
Ecco le parole di chi vuol rubare la marmellata...
E il Teo è proprio un monellaccio!Ti ricatta con le offerte last chance…
Così inizia un sogno che non immaginavo di raccogliere in questo periodo..
Dopo tanto tempo torno a fare una via qui in questo scrigno meraviglioso nelle modalità che più mi piacciono...
solitudine,un bel bivacco e la via...sùper!
Camminiamo come un paio d'anni fa dopo il lavoro ma non è il classico venerdì...
é un mercoledì...
Un mercoledì da Leoni che tutti ricordano per il film ma noi siamo gli attori del più acuto seguito...
Il giovedì..
da stronzi...
Lavoratiamente parlando s'intende
La val Porcellizzio meravigliosa come sempre regala mille sorprese tra vipere assonnate e sinfonie d'acqua che diluiscono ogni cosa nei passi verso la Gianetti.
Il tempo non è un granchè le nuvole si contendono la vista ma alla piana qualcosa si intravede...
Il cielo azzurro e la lama argentata dello spigolo Vinci ci fanno sognare...
Sognare inevitabilmente quella linea magica che corre su quello spigolo incredibile che ruba l'attenzione ad ogni altra cosa nella Valle che per slancio non teme confronti con nessun'altra cima,Badile compreso.
Saliamo in questi giochi di nuvole che si dissipano all'apparire delle finestrelle chiuse della Gianetti in quel chiarore pre serale che mi è rimasto nel cuore fin dalla prima volta.
Arriviamo al Bivacco Piacco dove la solitudine è interrotta da due tedeschi reduci dal nostro spigolo...ancora storditi da tanta bellezza.
Viene a trovarci il freddo e il piumino di Sara e Guido mi fa sentire ancor più a casa mentre vado a recuperare l'acqua con la frontale.
Una stellata imbarazzante precede la luna che fatica a salire le cime del ferro...
La notte corre serena e finalmente siamo di nuovo in cammino verso il nostro spigolo tutto per noi...
Ci gustiamo l'alba in silenzio mentre ognuno cammina la propria fatica per raggiungere il canale d'attacco nascosto mentre ogni tanto scende qualche goccia d'acqua..
Ci prepariamo velocemente e visto il freddo e la situazione faccio il primo tiro con le scarpe da ginnastica fino alla prima sosta dove un timido sole fa l'occhiolino.
ogni tanto qualche crollo si fa sentire ricordando la magia dell'ambiente...
Ora si attacca una bella placca con fessura sulla destra iniziando a cavalcare lo spigolo vero e proprio che prosegue in cresta aerea fino a sostare su un ottimo spuntone sotto la schiena di mulo.
Questo tiro è davvero un capolavoro se penso che sia stato aperto con gli scarponi mi sento davvero piccolo piccolo...
Il Teo se lo magna in un boccone ma il sottoscritto patisce la poca forma di questo periodo e suda non poco nonostante i nuvoloni che vanno e vengono.
L'ambiente è spettacolare con la NordEst del Badile che ricorda allo spigolo di non esser solo quanto a grandezza..
Arriviamo al diedro nero mentre il cielo sembra stabilizzarsi insieme al mio morale che dopo la schiena di mulo era un pò a terra visto che l'avevo scalata male.
Questo tiro è davvero bello ricco di vecchi chiodi,non tutti affidabili o rinviabili visto che la testa di alcuni è troppo dentro la roccia.
Fa molto freddo e le dita ne risentono, ma dopo un pò il tiro butta in fuori e magnifiche lame danno un arrampicata davvero bella e di soddisfazione..chissà come sarebbe senza piumino e qualche grado in più..
Dopo un tiro al sole ci troviamo alla base del salto giallo....
Parte Teo davvero elegante nei movimenti..è un piacere guardarlo...
sfrutta prevalentemente la fessura di destra con eleganti sostituzioni e bilanciamenti di piede che lo portano in breve ai tanto decantati funghetti di cui parla ad ogni tiro quasi fosse un risotto sto spigolo!
Parto anche io per questo tiro credo abbia il granito più bello che abbia mai toccato...
La fessura è ottima e toccarla è un piacere al tatto..
Una porosità mai vista dove ogni movimento tiene senza fatica quasi fosse la roccia a prenderti per portarti in alto..
Io lo risolvo stando sul filo sfruttando la fessura soprattutto di mano destra e la sinistra in appoggio per sostituire i piedi.
Poi arrivano i famosi funghetti che non immaginavo potessero esistere...
Manette dolomitiche in meraviglioso puro granito...
senza parole...
Arrivati in sosta scorgo brutte nubi dietro il Badile che stanno già scaricando sulla svizzera così dico al Teo di metterci il vestitino da super stronzi del giovedì e fare come Baglioni....
Gli ultimi tiri sono un esplosione di velocità...mai fatto così veloce un V!
Purtroppo il vento lo è di più...
sull'ultimo tiro prendiamo una piccola tempestata di neve ma grazie Dio la via è ormai finita.
Arrivati a Punta Angela rinunciamo al Cengalo e ci buttiamo giù da Carosello...
Fortunatamente dopo 2 doppie il tempo cambia di nuovo e ritorna nuovamente il sole...
In una sosta noto una maglia rapida un pò piccola e deteriorata quindi ci lascio ben volentieri una mia piccola ghiera il resto delle soste sono più che buone.
Prestare attenzione alla penultima doppia dove la corda si potrebbe incastrare su lame.
Ultima doppia nel vuoto ci regala nuovamente la terra ferma e le scarpe da ginnastica che danno sollievo ai nostri piedini ormai trofici!
Scendiamo queste pietraie leggendarie mentre il sole illumina il rifugio adagiato ai prati dell'alta valle.
Siamo veloci anche se stanchi grazie alla luce del giorno che vogliamo inseguire.
Lo spigolo si fa largo dentro di noi confusi nel dove guardare...
Un piccolo mare di nubi segna la parte bassa della valle a sottolineare il privilegio di essere qui...
Ammirare i colori autunnali che cadono nel buio della Valle mentre qui spade di granito sfidano l'ultimo sole è davvero difficile da raccontare...
Raccogliamo i nostri zaini al bivacco e ci dirigiamo verso quel mare di nubi che ci abbraccia nella piana...
L'acqua scorre splendida nelle sue trasparenze mentre noi avvolti nelle nebbie cerchiamo di sfuggire alla notte che in realtà desideriamo per non tornare...
Il bosco ci protegge mentre i campanacci delle vacche raccontano il nostro stupido correr via da questo sogno quasi giunto al termine...
Ai bagni un bel nasone di mucca segna la fine della giornata mentre alle nostre spalle sopra le nubi e i giganti di granito sfidano l'ultimissimo sole e forse la prima stella...
Grazie a Teone Master...
Torneremo ancora…molte volte…
Per certe vie è un dovere morale tornare…
Ogni volta è come la prima se non meglio vero Teo?!
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