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   Zion, Touchstone wall, 29/11/2012
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Onicer  simon   
Regione  Altro
Partenza  Zion canyon, Zion National Park, Utah (1300m)
Quota attacco  1310 m
Quota arrivo  1600 m
Dislivello  290 m
Difficoltà  TD / VI+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  campeggio
Attrezzatura consigliata  friend e nuts di tutte le misure, scalette
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Zion semideserto: l'esercito dei turisti si é ritirato, i campeggi sono all'80% chiusi, gli arrampicatori si vedono solo dal giovedí alla domenica. Il clima per ora mite, unito alle foglie che cadono dagli alberi alla brezza, lo rendono un posto piú rilassante della Svizzera.
Facciamo una classica! Questa é degli anni '70, e ha la fama di "piccola big wall introduttiva". La prima metá in arrampicata artificiale: un'occasione per far pratica con le scalette. Una fila di chiodi lungo una placca liscia consente di raggiungere una fessurina che, superando un tetto e un tratto strapiombante (dato C2), prosegue verso l'alto fino a dove il pilastro é piú appoggiato. La seconda metá della via invece é in arrampicata tradizionale: la stessa fessura si allarga, fino a diventare perfetta per le mani, e conduce, percorrendo diedri entusiasmanti, fino al grosso albero adiacente alla vetta. Si trovano soste attrezzate (vecchi spit e chiodi a pressione) di fianco alla linea di salita.
Alla partenza i due di una cordata dietro di noi ci chiedevano se avessimo in programma di bivaccare o di uscire in giornata -dato che loro volevano pernottare alla cengia del V tiro e lo spazio é limitato-: cosa che ci lasciava costernati, visto che si tratta di una via di 8 tiri!
Ma poi abbiamo capito: l'arrampicata in artificiale prende molto piú tempo (puoi metterci anche un'ora e mezza a portar su la corda in un singolo tiro! il fatto che il secondo di cordata salga in jumar serve a risparmiarne), ed anche la via di discesa é laboriosa.
La grossa quantitá di materiale da portar su (praticamente tutti i friend che ho: i piccoli vanno all'inizio della via, i grossi nella seconda parte), unito a viveri e vestiti, alla fine mi ha spossato. Anche l'esperimento di trascinare il saccone, pur se utile ad arrampicare piú leggeri, di fatto non toglie nulla al bilancio energetico finale (anzi aggiunge).
Arrampicati gli ultimi 2 tiri, come al solito, alla luce delle pile frontali. La cresta panoramica che unisce il pilastro alla parete del canyon, ed anche la gola lungo la quale si svolge la discesa, sarebbero posti da rivedere di giorno.
Speriamo per Barbarossa.
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