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Zucco Pesciola, via Patrizia, 01/01/2007 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Luca Bono |
Regione | Lombardia |
Partenza | Barzio piazzale funivia (800m) |
Quota attacco | 1700 m |
Quota arrivo | 2092 m |
Dislivello | 400 m |
Difficoltà | D / VI+ ( V+ obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | rif. Lecco |
Attrezzatura consigliata | da roccia |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Su proposta di Claus scegliamo questa via aperta nel 2005 sulla sud del Pesciola a me tanto caro ma tanto conosciuto dal versante nord quanto ignoto su quello opposto. Partiti dal piazzale della funivia a Barzio camminiamo di gran carriera fino ai Piani di Bobbio e da lì prendiamo il sentiero degli stradini. L'attacco si trova circa 100-150m dopo l'attacco della via ferrata. Il primo tratto è subito impegnativo con una fessura leggermente strapiombante di 5c. Le successive 2-3 lunghezze non destano preoccupazioni (in sostanza, dopo pochi metri su prato, si viaggia sul IV grado). Dopo il facile arriva il tiro chiave (6a+) che ci impegna abbastanza ma senza grossi problemi. Il resto della via prosegue su difficoltà contenute a scapito a volte della qualità della roccia. Dopo nove lunghezze arriviamo così su un pratone da cui per roccette e chiazze di neve giungiamo in vetta o meglio nei suoi pressi: infatti una nebbia fittissima ci fa perdere completamente l'orientamento, e la rocambolesca discesa tra neve e ghiaioni ci conduce con sommo nostro stupore, sul versante bergamasco del massiccio. Quasi più divertiti che incazzati imbocchiamo il lungo ritorno ai piani di Bobbio girando attorno allo Zuccone Campelli. Nonostante la discesa laboriosa siamo ancora in tempo per incrociare sulla sterrata che scende a Barzio le gip dei rifugisti che gentilmente allleviano le nostre sofferenze con un gradito passaggio sul retro cassone!
partecipanti: Luca, Caludio e Francesco |
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