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   Corno Baitone, 24/10/2015
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Onicer  cri   
Gita  Corno Baitone
Regione  Lombardia
Partenza  Ponte del Guat  (1528 m)
Quota arrivo  3300 m
Dislivello  1800 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Rif. Baitone e Tonolini attualmente chiusi
Attrezzatura consigliata  Ramponi e picozza
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Ritorno dopo due mesi in questa affascinante conca e stavolta per dedicarmi ad una nuova meta, il Corno Baitone, in programma già la scorsa estate ma aihmé saltato per mille motivi.
Ieri si presenta l'occasione di farlo in veste semi invernale e devo dire che a parte la grande soddisfazione, che ogni volta si prova nel raggiungere la vetta, questa volta é stata veramente impegnativa dal punto di vista fisico.
Sapevamo di trovare un po' di neve ma non sicuramente cosi poca per non nascondere le numerose gande presenti sul percorso dopo il rifugio tonolini, ogni passo era pesato ponderatamente per non rischiare di sprofondare e farsi male.
Partiamo in 7 dal Ponte del Guat alle ore 07:00 direzione rifugio Tonolini, la giornata promette benissimo intorno a noi solo le montagna imbiancate, qualche camoscio in fuga dagli spari dei cacciatori ed un cielo terso che solo la montagna sa regalare.
Progrediamo velocemente ed in due ore siamo al lago Rotondo, situato nella conca del rif. Tonolini, qui l'aria inizia a diventare frizzantina, e iniziano a comparire labili tracce di neve.
Seguendo il sentiero nr. 50 risaliamo lungo un canale detrico e raggiungiamo il lago Lungo, siamo a quota 2519 m, ora la neve inizia ad aumentare e bisogna tracciare nella direzione dei laghi gelati.
Dopo aver valutato saggiamente che seguire il sentiero normale sarebbe stato ancora più masscrante viste le insidie create dagli enormi blocchi di granito ed alla neve non uniforme, decidiamo di costeggiare il lago gelato, più grande, per un lungo traverso fino ad arrivare alla conca sommitale sotto le pareti del corno. Sono trascorse tre ore da quando abbiamo lasciato il rifugio, non credevamo di dispendere cosi tante energie nell'affrontare questi 500 metri di dislivello.
Ma il Baitone é li davanti a noi, é un peccato non tentare di salirlo, nessuno riesce a fare tale affermazione, nessuno vorrebbe rinunciare anche se la tanta fatica e le ore spese fin li sarebbero state più che comprensibili per una rinuncia sensata!
Cosi stringiamo ancora un pochino i denti ed arriviamo alla famosa placca con il nr. 50, ci siamo mancano solo gli ultimi 200 metri della via, quelli più alpinistici.
Ma la neve presente non ghiacciata ed i bolli ancora ben visibili ci fanno raggiungere la vetta con immensa felicità e senza particolari difficoltà (solo un po' di attenzione durante la discesa).
Sono le 14:30, tardi rispetto ai programmi ma ormai l'avevamo messo in conto che il ritorno sarebbe stato con le frontali, e cosi é stato, peccato solo per non aver fatto la discesa in compagnia della luna piena altrimenti sarebbe stato davvero superlativo.
Non sto a descrivere il calvario della discesa, se tanto era stato in salita molto di più in discesa ma tutto é bene quello che finisce davanti ad un ottimo piatto di tagliatelle ai funghi e polenta e cervo.
Un grazie ai miei compagni di avventura Roberto, Ciso, Lara Dario, Giacomo e Caterina
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