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   Giro esterno del Gran Paradiso, 01/09/2014
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Onicer  Panoramix   
Gita  Giro esterno del Gran Paradiso
Regione  Piemonte
Partenza  Pont Valsavarenche (AO)  (1961 m)
Quota arrivo  3345 m
Dislivello  5000 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Biv. Ivrea, Rif. Pontese, Biv. Revelli
Attrezzatura consigliata  Ramponi per Colle Gran Paradiso e ghiacciai Noaschetta e Ciardoney
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento In 4 gg. riesco finalmente a fare quanto provato senza successo nel 2011: stavolta ci provo in senso anti-orario e inserisco come scorciatoia il Colle Gran Paradiso anche se cio' mi obbliga ad avere i ramponi con me.
1 settembre: da Villeneuve in bus fino a Pont alla fine della Val Savarenche; qui si prende il classico sentiero per il Vittorio Emanuele II che si lascia alla propria sinistra puntando verso est sulle morene del ghiacciaio Moncorve' (numerosi ometti) ... in pratica e' lo stesso itinerario per salire alla Tresenta che va abbandonato in vista dell' ampio nevaio che ricopre il pendio che porta al Colle del Gran Paradiso (a sinistra della Tresenta). Ramponi obbligatori ... l' ultima parte e' su un pendio di fine detrito mobile piuttosto sgradevole ... per fortuna diviene molto piu' facile nell' ultimissima parte. La discesa avviene sul facile ghiacciaio di Noaschetta ben coperto di neve che va percorso tutto sulla sinistra perdendo quota lentamente (come in effetti indica la mappa) Scegliendo i pendii meno ripidi si aggira la lingua glaciale ed inizia la lunga discesa per detriti al giallo Biv. Ivrea ben visibile.
2 settembre Dal Biv. Ivrea verso est abbassandosi al torrente sottostante (guado un poco problematico) fino a scorgere la freccia per Colle dei Becchi: il sentiero e' ben segnalato e conduce ad una pietraia ripida di massi anche grossi ma ben saldi che con fatica porta al Colle (un po' fastidioso il procedere controsole ... inevitabile). Dal Colle decido di salire a destra verso il Blanc Guir (3222 mt.) ottimo punto panoramico sul Gran Paradiso ed il vallone di Piantonetto. Salita con pochi ometti su detriti a volte instabili ... le mani si usano solo per equilibrarsi. Ritorno al colle e lunga discesa verso il Rif. Pontese inizialmente per detriti poi per ampi prati con bella vista sul Lago Teleccio
3 settembre Sono diretto a Bocchetta Valsoera che si raggiunge con un sentiero ripido che inaspettatamente presenta anche tratti in discesa che fan quasi pensare di aver sbagliato strada ... in realta' la saliat finale toglie ogni dubbio. Discesa abbastanza ripida verdo il lago di Valsoera che si lasci subito in direzione del Colle Ciardoney occupato da un ghiacciaio un po' sofferente: uso per precauzione i ramponi solo per pochi passi ripidi ... poi dal colle si procede facilmente in lungo falsopiano. Finito il ghiacciaio tenersi a destra e scendere per detriti intercettando gli stessi segni rossi che hanno caratterizzato la salita al colle Ciardoney.
Perdendo quota appare in lontananza il biv. Revelli che si raggiunge in salita.
4 settembre Dal Biv. Revelli un canalino in direzione nord si scende facilmente verso i pianori sottostanti che portano ad un altopiano molto ampio solcato da un largo torrentello (guado non immediato da trovare) ; da qui risalire verso Finestra Valletta (caratterizzata da una striscia terrosa in mezzo a ripido pendio erboso. Dalla Finestra (ometto) proseguire in cresta a destra verso Punta Rossa fino ad avvistare degli ometti che guidano la discesa su detriti sgradevoli ... si tratta di 10 - 15 minuti poco piacevoli che pero' consentono di aggirare un' enorme placca rocciosa che sostiene il colle dall' altro lato. Dopo le cose sono piu' semplici ... sempre senza sentiero ... solo qualche ometto in direzione di una cresta erboso rocciosa quasi piatta al di sopra del biv. Davito. Raggiunta questa cresta si incrocia (finalmente) il sentiero segnato per Colle Bardoney che con un ultimo tratto piu' impegnativo porta di nuovo in Val d' Aosta. La discesa all' inizio e' un' autostrada poi una frana ha cancellato tutto e si scende a vista senza grossi problemi (basta non muovere pietre) fino a ritrovare l' originaria mulattiera che con lungo percorso porta a Lillaz. Resta solo da prendere il bus per Aymavilles e con 3 km a piedi sono a Villeneuve a conclusione del giro
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