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Autunno in Appennino: Civago-Ravino-Cusna-Prado-Forbici, 19/10/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pelle2005 |
Gita | Autunno in Appennino: Civago-Ravino-Cusna-Prado-Forbici |
Regione | Emilia Romagna |
Partenza | Case di civago (1050 m) |
Quota arrivo | 2121 m |
Dislivello | 1600 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | battisti, san leonardo, |
Attrezzatura consigliata | da escursionismo. roccette del Cusna e della cresta nord del Cipolla e Prado hanno passaggi esposti e di I/II |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Avevo voglia di un trekking a godermi i colori dell’autunno, a rilassare la mente, scacciare i pensieri, testare la gamba. Niente di meglio dell’Appennino Reggiano.
Partito alle 8 dal parcheggio in fondo a Case di Civago da dove parte il 605, vado a prendere il 607. Sentiero che nella parte bassa deve essere poco percorso, erba alta, tracce scarse, segni sbiaditi, ostico passaggio in un canalone di pietre. Vabbe, non mi preoccupa a me, dovrei poter sopravvivere a simili difficoltà. In 50 minuti giungo all’incrocio con la forestale, e alle 9e20 sono in cima al monte Ravino. A poche centinaia di metri da me scorrazza una famiglia di sette cinghiali. Proseguo rimanendo sulla cresta, toccando la cima dell’Alpe di Vallestrina (9e40) e giungendo al Passone alle 10. Si proseguo verso la cima del Cusna percorrendo al schiena del Gigante. Dove sono finite tutte le marmotte?! Roccette finali per toccare la croce di vetta del Cusna alle 10e50. Scendo per il 623, percorro la costa delle Veline e poi mi dirigo verso il Passo di Lama Lite. Alle 12e20 attacco la cresta nord del Cipolla (sentiero non segnato, un po’ esposto e ripido) poi su dritti verso il Prado (qualche passo di I/II). 12e50 e sono in cima all’ultima vetta della giornata, Monte Prado. Nonostante le nubi sparate dal versante toscano, scendo per lo 00 verso il Passo delle Forbici, avvistando dei mufloni appenninici. Dal passo (14e00) scendo col 691 verso il Rifugio San Leonardo (occhio al guado del Dolo) e dopo 7h10 di marcia sono di nuovo alla macchina. Il GPS segna 30km, il dislivello non me lo da, ma ipotizzo un 1600m. Giornata più calda di quello che pensassi, in manica corta tutto il tempo, al massimo un giacchetto smanicato contro il vento. Costante abbagliamento dei colori autunnali che l’Appennino regala in questa stagione. Qui il racconto: http://andreaintrip.blogspot.it/2013/10/ok-lesserrazionali-e-ragionar-prima-di.html Qui altre foto: https://plus.google.com/u/0/photos/103130992103249740937/albums/5937442047495808353 |
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